AGI - Steven Spielberg trionfa all'80esima edizione dei Golden Globe aggiudicandosi i premi più importanti, tra cui quello per il miglior film drammatico con una pellicola profondamente personale come "The Fabelmans". L'altro premio più importante, quello per la migliore commedia o musical, è andato a "Gli spiriti dell'isola-The Banshees of Inisherin", una tragicommedia che parla di un'amicizia andata in frantumi su una remota isola irlandese.
Spielberg, che ha portato a casa anche il premio per la miglior regia, ha ringraziato la sua famiglia, compresa la sua madre già scomparsa, che secondo lui sarebbe "lassù a gioire per questo". "The Fabelmans" racconta il travagliato matrimonio dei genitori di Spielberg, il bullismo antisemita di cui egli stesso è stato vittima e i primi sforzi del regista nel realizzare film a budget zero con i suoi amici adolescenti. "Mi nascondo da questa storia da quando avevo 17 anni. Ho messo molte cose sulla mia strada, anche se l'ho raccontata a tratti nel corso della mia carriera", ha spiegato il cineasta.
"Tutti mi vedono come una storia di successo, e tutti vedono tutti noi nel modo in cui ci percepiscono in base a come ottengono le informazioni - ha detto il regista 76enne - ma nessuno sa veramente chi siamo finchè non abbiamo il coraggio di dire a tutti chi siamo". Nonostante la scarsa fortuna al botteghino, il film ha battuto i due maggiori successi commerciali dell'anno scorso: il film di fantascienza di James Cameron "Avatar: la via dell'acqua" e "Top Gun: Maverick". "Gli spiriti dell'isola", invece, ha anche fatto vincere a Colin Farrell anche il premio di miglior attore in una commedia, alimentando le sue speranze di Oscar, mentre al regista Martin McDonagh è andata la vittoria per la miglior sceneggiatura.
Un'edizione di basso profilo
I Globe, che danno il via alla stagione annuale dei premi cinematografici, non hanno avuto il consueto sfarzo negli ultimi due anni, a causa della pandemia e delle accuse alla Hollywood Foreign Press Association, l'organizzatrice dei premi, di non avere neanche un rappresentante di colore al suo interno. Molti i personaggi di spicco presenti all'80esima edizione, tra cui Spielberg, Rihanna e Brad Pitt. Austin Butler, che ha indossato le scarpe di camoscio blu di Elvis Presley per il film biografico "Elvis", ha vinto come miglior attore in un film drammatico.
"Sei stato un'icona e un ribelle e ti amo così tanto", ha detto Butler a proposito del leggendario cantante, in un discorso emozionante in cui ha anche elogiato la famiglia di Presley per il suo sostegno. Eddie Murphy ha ritirato il premio alla carriera al gala di Beverly Hills, mentre Angela Bassett ha vinto il premio come miglior attrice non protagonista per il blockbuster Marvel "Black Panther: Wakanda per sempre". Cate Blanchett, che ha vinto il premio come miglior attrice drammatica per "Tar", in cui interpreta una spietata direttrice d'orchestra che si muove nel mondo spietato della musica classica, invece non ha partecipato al gala.
Gli altri premi e le polemiche
Tra gli altri vincitori di spicco che non si sono presentati alla cerimonia, si segnalano Kevin Costner ("Yellowstone"), Zendaya ("Euphoria") e Amanda Seyfried ("The Dropout"). Michelle Yeoh ha vinto come miglior attrice di commedia per il surreale "Everything Everywhere All At Once". Il suo co-protagonista, Ke Huy Quan, che ha raggiunto la notorietà come bambino protagonista di "Indiana Jones e il tempio maledetto" quasi quarant'anni fa, ha vinto come miglior attore non protagonista. Il blockbuster indiano "RRR", ricco di azione e diventato un grande successo di Hollywood, ha dato slancio alla sua campagna di premiazione vincendo il premio per la migliore canzone.
Il "Pinocchio" di Guillermo del Toro ha vinto come miglior film d'animazione, mentre "Argentina, 1985" ha vinto come miglior film non in lingua inglese. Per quanto riguarda la televisione, il prequel di "Game of Thrones", "House of the Dragon", ha vinto come miglior film drammatico, mentre "Abbott Elementary" ha vinto come miglior serie comica.
Il successo ai Globe è spesso considerato un potenziale indicatore per i film che sperano di vincere gli Oscar, che quest'anno si terranno il 12 marzo (gli elettori dell'Academy inizieranno a votare per le nomination agli Oscar giovedì prossimo). A proposito delle polemiche che ha coinvolto l'Associazione che organizza i Globe, il conduttore della serata, Jerrod Carmichael, che ha mantenuto un tono audace e tagliente per tutta la serata, ha dato il via al gala proprio con un monologo che prendeva in giro l'Hollywood Foreign Press Association:
"Vi dirò perchè sono qui. Sono qui perchè sono nero", ha detto Carmichael. La maggior parte dei consueti after-parties dei Globes - dove i vincitori sfilano con i loro trofei e i perdenti affogano i loro dispiaceri con champagne gratuito - non hanno avuto luogo quest'anno.