AGI - È morta all'età di 96 anni l'attrice greca Irene Papas, la "Penelope" dell'Odissea televisiva della Rai che in mezzo secolo di carriera recitò in oltre 70 film, da "Zorba il greco" a "I cannoni di Navarone". Irene Lelekou, questo il suo nome da nubile, si è spenta a Chiliomodi, vicino a Corinto, dove era nata il 3 settembre del 1926 in una famiglia di insegnanti da cui imparò l'amore per i drammi classici greci.
Soffriva del morbo di Alzheimer da almeno una decina di anni e per questo da tempo non compariva più in pubblico. Il suo ultimo film era stato "Un film parlato" del regista portoghese Manoel De Oliveira, nel 2003. Katherine Hepburn, di cui divenne amica dopo averci recitato insieme in "Le troiane", la definì "una delle migliori attrici nella storia del cinema".
La bellezza mediterranea e il forte temperamento resero Irene Papas perfetta per interpretare i personaggi della Grecia classica, dapprima per il teatro e poi nel cinema: nel 1962 interpretò "Elettra" per il regista greco Michael Cacoyannis e fu premiata come miglior attrice a Cannes. Una collaborazione proseguita con il ruolo della vedova "Zorba il greco" (1964), accanto a Anthony Quinn, il film vincitore di tre premi Oscar che la consacrò a livello internazionale, e poi con "Le troiane" (1971) e "Ifigenia" (1977).
Forte il legame di questa 'dea' del cinema con l'Italia, dove fu esule in seguito all'avvento della giunta militare dei colonnelli in Grecia, nel 1967. Dopo i primi film a Cinecittà negli anni '50 (tra cui "Le infedeli" di Steno e Mario Monicelli), nel 1968 fu scelta dal regista Franco Rossi per il ruolo di Penelope nello sceneggiato tv della Rai "Odissea". Nel 2009 aveva ricevuto il Leone d'oro alla carriera nel 2009 alla Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 1947, appena 21enne, sposò il regista e attore Alkis Papas, deceduto quattro anni fa, dal quale divorziò nel 1951 ma mantenendone sempre il cognome per la sua carriera. Il grande amore della sua vita fu Marlon Brando, con cui ebbe una breve relazione nel 1954. "Da allora non ho mai amato un uomo come ho amato lui", confessò in seguito, "è stato in assoluto l'uomo a cui tenevo di più e anche quello che stimavo di più, due cose che generalmente sono difficili da conciliare".
Decine i film di successo di cui è stata protagonista, da "L'orgia del potere" (1969) del regista greco Costantin Costa-Gavras sul regime dei colonnelli ad "A ciascuno il suo" (1967), "Il leone del deserto" (1980), "Cronaca di una morte annunciata" (1987), "Il mandolino del capitano Corelli" (2001).