AGI - All the beauty and the bloodshed vince il Leone d'Oro alla 79esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.
'All the Beauty and the Bloodshed' è un film documentario americano che racconta la storia epica ed emozionante dell’artista e attivista Nan Goldin. Attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografi e rari filmati, viene ricostruita la sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco.
Leone d'argento a Luca Guadagnino che ha dedicato il premio ai registi iraniani arrestati e detenuti. Tra loro anche Jafar Panahi.
Blanchett, Field mi ha cambiata per sempre
"Todd Field mi ha cambiata per sempre, con lui c'è stata una collaborazione straordinaria, tutte le idee sul mio personaggio vengono da lui". E' la gratitudine verso il regista il sentimento che prevale nel discorso da vincitrice della Coppa Volpi di Cate Blanchett che interpreta la prima direttrice d'orchestra tedesca finita nella burrasca in quanto omosessuale. "Questo festival mi è caro per tanti motivi, è importante per il cinema, è un centro fondamentale. E se guardate alla giuria, avere il loro rispetto e ricevere un premio da un gruppo di persone come queste è davvero importante".
Guadagnino, mio film matrimonio Usa-Italia
Per Luca Guadagnino, apparso molto emozionato nel ricevere il Leone d'Argento in Sala Grande, il suo film 'All and Bones'rappresenta "il matrimonio tra Usa e Italia". Il regista palermitano, che ha parlato un po' in italiano e un po' in inglese, ha ringraziato con molto calore la Biennale e il suo presidente Alberto Barbera "mia guida e sostegno fin dal primo film folle che ho presentato qui".
Moore, il film di Guadagnino mi è piaciuto
"Il film di Guadagnino mi è piaciuto" dice Julianne Moore in conferenza stampa spiegando le difficoltà a scegliere chi premiare in una giuria divisa. "Non mi piace però la concorrenza spietata, abbiamo gusti diversi e abbiamo discusso tutto e poi votato. La prima riunione della giuria è durata quattro ore, avevamo tantissimo di cui parlare. I film non premiati non significa che non abbiano valore, i premi sono solo un modo di attrarre l'attenzione ma non sono l'unica risposta".
Poitras, lottiamo tutti per libertà Panhai
Arriva da Laura Poitras, vincitrice del Leone d'Oro con 'All the Beauty and the Bloodshed', un sentito appello per una richiesta corale di liberazione di Jafar Panahi. "Dobbiamo combattere tutti per la sua libertà. Se avete uno strumento di comunicazione perorate la causa di Panahi". Nella conferenza stampa dei vincitori c'era una sedia vuota col cartellino col nome del regista in prigione. Per lui ha parlato l'attrice di 'No Bears', Nina Kavani: "Non riesco a non guardare questo posto vuoto, è un segnale fantastico che lanciate. Credo che Panahi adorerebbe essere qui perché ama i festival. Sono certa che anche in carcere lui resiste e sta pensando al suo prossimo film".
Moore, giuria non unanime in nessuna categoria
"Non c'è stata unanimità assoluta in nessuna categoria". Lo ha detto Julienne Moore, presidente della giuria che ha assegnato i premi, aggiungendo che "tutti hanno espresso la loro opinione e i loro sentimenti e siamo soddisfatti e orgogliosi dei risultati".
Guadagnino, film era scommessa rischiosa
Nella conferenza stampa dei vincitori, Luca Guadagnino afferma che 'Bones and All' era una "scommessa rischiosissima" e il fatto che abbia vinto due premi (Leone d'Argento e Premio Mastroianni, ndr) "è per noi un incoraggiamento enorme e ci riempie d'orgoglio". Richiamandosi alla frase 'Non c'è posto per i mostri nel mondo' che dice Maren- Taylor Russel nel film, Guadagnino aggiunge che "il nostro desiderio è portare lo spettatore all'altezza dello sguardo di chi non è conforme e ci sta riuscendo. Speriamo che più persone possibile possano abbracciare questi due amanti cannibali".
Moore, le donne vincono? Qualcosa sta cambiando
Per il secondo anno consecutivo una donna regista vince il Leone d'Oro. "Basta guardare l'evidenza: qualcosa sta cambiando - dice Julianne Moore, rispondendo alla domanda di una giornalista -. Ci sono tante storie di donne e sulle donne anche se non dobbiamo fissarci sul genere. Abbiamo tutte le opportunità di raccontare le nostre storie".
Il premio per la miglior sceneggiatura a McDonagh
Il premio per la migliore sceneggiatura è stato vinto da Martin McDonagh per il film 'Gli spiriti dell'isola' ambientato in Irlanda.
Il premio speciale della giuria a Panahi
Il Premio Speciale della Giuria va al regista iraniano Jafar Panahi, che era favorito, nei rumors della vigilia, per il Leone d'Oro. Un riconoscimento al suo 'No Bears' comunque importante per l'autore, in carcere da luglio per avere protestato contro la detenzione di altri due suoi colleghi, accolto da una standing ovation in Sala Grande.
Guadagnino dedica premio a iraniani detenuti
Luca Guadagnino ha dedicato il Leone d'argento ai registi iraniani arrestati e detenuti. Tra loro anche Jafar Panahi.
Poitras, Leone d'oro è per registi detenuti
Laura Poitras, regista di 'All the Beauty and the Blopdshed' dedica il Leone d'Oro a "tutti i registi imprigionati".
Coppa Volpi a Colin Farrell
Colin Farrell vince la Coppa Volpi destinata al miglior attore per la sua interpretazione in 'Gli Spiriti dell'Isola'. In collegamento da Los Angeles, l'attore irlanese ha parlato di "eccezionale lavoro di squadra" nel film.
Premio Mastroianni va a Taylor Russell
Il premio Mastroianni destinato agli attori emergenti è stato assegnato a Taylor Russell, protagonista di 'All and Bones' di Luca Guadagnino. La giovane attrice e modella ha ringraziato il regista e Timothée Chalamet. "E' uno dei giorni più belli della mia vita" ha detto.
Premio Orizzonti a Vera Gemma, "è per papà"
Vera Gemma vince il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile nel film 'Vera' in cui la figlia dell'attore Giuliano Gemma, protagonista di tanti western di successo, si racconta in prima persona. "Dedico questo premio al mio grande papà e a mia figlio" ha detto l'attrice, commossa.
Leone del futuro a 'Saint Omer' di Diop
Il Leone del futuro è stato assegnato a 'Saint Omer' di Alice Diop, regista senegalese, che racconta un processo per infanticidio in Francia.