AGI - La 77esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, quella della pandemia, in programma dal 2 al 12 settembre al Lido, è stata presentata oggi in diretta streaming da Alberto Barbera accanto al neo presidente della Biennale, Roberto Cicutto. Se non fosse per il Covid, che come ha spiegato bene il filosofo francese Bernard-Henri Lévy nel suo ultimo saggio ('Il virus che rende folli', pubblicato in Italia da La nave di Teseo) relega mediaticamente in secondo piano ogni cosa, questa edizione sarebbe passata alla storia per la massiccia presenza femminile in concorso: otto (su 18 titoli in gara) sono infatti i film diretti da donne in competizione nella sezione Venezia 77. “Una percentuale senza precedenti” ha sottolineato il direttore Alberto Barbera, chiarendo che la scelta è stata dettata esclusivamente da criteri di qualità e non da protocolli di genere.
“Confidiamo sia di buon auspicio per un futuro del cinema scevro da pregiudizi e discriminazioni di sorta” ha continuato, chiarendo che tra tutti i film presenti a Venezia la percentuale femminile si ferma però al 22,4%, la stessa dello scorso anno. Due delle otto registe in concorso sono italiane: Susanna Nicchiarelli, regista di ‘Miss Marx’ ed Emma Dante con ‘Le sorelle Macaluso’. Insieme ai colleghi Carlo Noce con 'Padrenostro' (prodotto e interpretato da Pierfrancesco Favino) e Gianfranco Rosi con 'Notturno', compongono la pattuglia dei quattro film italiani in concorso. Le altre sei registe in gara sono Mona Fastvold con ‘The world to come’, Nicole Garcia con ‘Amants’, thriller tratto da un testo teatrale, Malgorzata Szumowska, regista polacca con ‘Never gonna snow again’. E poi Julia Von Heinz con ‘And tomorrow the entire world’, Jasmila Zbanic con ‘Quo Vadim, Aida?’ e Chloé Zaho con 'Nomadland'.
"Il convitato di pietra di questa edizione è il Covid-19, una scomoda presenza che ha condizionato non poche scelte e imposto straordinarie misure di sicurezza”, ha spiegato Alberto Barbera nella conferenza stampa, chiarendo che fino a poco tempo fa anche la certezza di poter tener fede all’appuntamento era tutt’altro che scontata e che questa edizione va vissuta "come un segnale di fiducia e di concreto sostegno del mondo del cinema e dell’industria audiovisiva duramente colpiti dalla diffusione del virus e dalle sue drammatiche conseguenze”. Quello in programma dal 2 al 12 settembre non sarà però ha precisato “un festival autarchico”.
Sono 50 i Paesi rappresentati con film, che provengono da tutto il mondo "anche da quello sotto minaccia coronavirus”. La Mostra si terrà nelle date previste, a prezzo di qualche rinuncia ma anche forte di innovazioni favorite dalle opportunità che le circostanze hanno reso possibili. “Il programma della Mostra di quest’anno, per dirla con Bob Dylan, contiene moltitudini, di film, di generi, di prospettive - ha continuato Barbera - i film invitati sono un numero consistente e solo di poco inferiore alle tradizionali proposte veneziane. Segno che il cinema non è stato travolto dallo tsunami della pandemia, ma conserva una vitalità invidiabile”. Anche quest’anno la selezione propone film d’autore, commedie, documentari, film horror e gangster movie e crossover.
Tra i film in programma nelle varie sezioni, da segnalare Fuori Concorso gli italiani ‘Salvatore - shoemaker of dreams’, il docufilm di Luca Guadagnino sulla storia di Salvatore Ferragamo, ‘La verità sulla Dolce vita’ di Giuseppe Pedersoli (figlio di Bud Spencer), che con documenti inediti ricostruisce la storia del capolavoro di Fellini; ‘Molecole’ di Andrea Segre; ‘Paolo Conte, via con me’ di Giorgio Verdelli, con il cantautore che sarà a Venezia l’11 settembre. Tra i film fuori concorso, ci sono anche i due italiani scelti per l'apertura e la chiusura ('Lacci' di Luchetti e 'Lasciami andare' di Mordini) e 'Assandira' di Salvatore Mereu con Gavino Ledda protagonista.
Evento annunciato sarà poi il documentario ‘Greta’ sull'attivista Greta Thunberg diretto da Nathan Grossman. Infine due debutti alla regia in concorso nella sezione Orizzonti: il film di Pietro Castellitto (figlio di Sergio) ‘I Predatori’ e il cortometraggio di Jasmine Trinca 'Bmm - Beyng My Mom' con Alba Rohrwacher.