L 'attore americano Johnny Depp è tornato a negare, in un tribunale britannico, di essere mai stato violento nei confronti della sua ex moglie Amber Heard, nemmeno dopo essere stato privato di centinaia di milioni di dollari dal suo ex amministratore. Il protagonista dei "Pirati dei caraibi" è coinvolto in una causa per diffamazione contro il quotidiano inglese tabloid The Sun e il suo gruppo editoriale Ngn davanti all'Alta Corte di Londra. La star 57enne accusa il tabloid di averlo dipinto nel 2018 come un "picchiatore di mogli", supponendo che abbia colpito Heard, cosa che ha sempre negato.
La querela è un tentativo di ripulire la sua immagine, secondo Depp gravemente danneggiata dal quotidiano. Ma dallo scorso martedì, l'attore è stato ampiamente interrogato dall'avvocato di Ngn su 14 presunti atti di violenza domestica. Il dibattito a Londra si è finora concentrato sui suoi problemi di droga e sul suo stile di vita eccessivo. Sono emersi messaggi privati, foto e testimonianze accusatorie eclatanti.
Nel quinto giorno del processo, Depp ha ripercorso la notte del trentesimo compleanno di sua moglie, nell'aprile 2016. Era in ritardo dopo aver appreso che il suo ex amministratore gli aveva portato via 650 milioni di dollari accumulati "con Pirati dei Caraibi 2 e 3", ha raccontato. Rispondendo a una domanda del suo avvocato, l'attore ha ritenuto "possibile" avere fumato cannabis in quell'occasione. Ma ha assicurato che la sostanza ha un effetto "calmante" su di lui e che, pertanto, gli era impossibile essere in uno stato di "rabbia" come afferma invece l'editore.