S ono passati 70 anni dal debutto negli Stati Uniti d'America della trasposizione animata della fiaba di Cenerentola nella versione di Charles Perrault. Il cartone animato, dodicesimo lungometraggio Disney, rivoluzionò il concetto stesso di classico e rinnovò il cosiddetto 'Periodo d’oro' della Disney, su tutti il castello disegnato per il film (ispirato a quello di Ludwig, il castello di Neustwanstein in Baviera) che divenne il simbolo della Disney.
Il film, diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi, ha avuto due sequel - "Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà" del 2002 e "Cenerentola - Il gioco del destino del 2007", due film direct-to-video, cioè non destinati alla distribuzione cinematografica - e un remake in live action del 2015 diretto da Kenneth Branagh, con Cate Blanchett nei panni della matrigna di Cenerentola e Lily James nei panni della principessa.
Con un incasso complessivo pari a oltre 95 milioni di dollari in tutto il mondo il film fu un successo straordinario risultando un’ancora di salvezza per lo studio Disney che avrebbe chiuso di lì a poco indebitato com'era agli inizi degli anni '50. Il film ricevette tre nomination all'Oscar e permise allo studio di continuare a produrre film per tutti gli anni Cinquanta grazie agli incassi.
Il secondo, criticatissimo capitolo della saga, uscito nel 2002 e destinato solo alla distribuzione home video, incassò 120 milioni di dollari in tutto il mondo con un costo di produzione pari a 5 milioni di dollari, risultando il sequel animato della Disney più venduto dell'anno.
Il terzo capitolo della saga 'Cenerentola - Il gioco del destino' del 2007, che costruisce una linea quasi alternativa della storia originale, con la matrigna che prova a tornare indietro nel tempo per impedire a Cenerentola di sposare il principe, è stato molto più apprezzato dai critici che hanno visto nel prodotto un punto a favore dei sequel direct-to-video della Disney che aveva recentemente deciso di cancellare la produzione dei vari seguiti dei grandi classici. Il film incassò attraverso le vendite dei DVD sui 90 milioni di dollari.
Nel 2010 dopo il successo di 'Alice in Wonderland' (live action del classico 'Alice nel Paese delle Meraviglie' del 1951), la Walt Disney cominciò a lavorare ad un adattamento in live action della fiaba di Perrault basato sul film d'animazione del 1950. Furono scelte Lily James nella parte di Cenerentola, Cate Blanchett in quella della matrigna Lady Tremaine e Helena Bonham Carter per vestire i panni della Fata Madrina e Richard Madden per quelli del Principe Azzurro. Il film, uscito nel 2015, ebbe un grandissimo successo di pubblico e critica arrivando a guadagnare oltre 500 milioni di dollari in tutto il mondo.