D urissimo scontro a distanza tra Asia Argento, paladina delle donne molestate e una delle massime esponenti del movimento #MeToo, e la regista Catherine Breillat, che l'ha diretta nel 2007 in 'Une vieille maitresse' ('Last Mistress').
L'attrice romana risponde alle accuse della regista francese, autrice di film incentrati sui temi della sessualità e sui conflitti e le rivalità tra i sessi e spesso criticata per la sua esplicita rappresentazione della sessualità e della violenza (nelle sue pellicole ha utilizzato il pornodivo Rocco Siffredi nei film 'Romance' del 1999 e 'Pornocrazia - Anatomie de l'enfer' del 2003).
"Asia è servile. Non ha alcun timore verso il sesso"
In un'intervista ad una radio americana, parlando delle accuse mosse dalla Argento contro Harvey Weinstein (le cui disgrazie ha definito "una perdita" per il cinema europeo) la Breillat ha dichiarato di non crederle. "La conosco, ed era molto, molto giovane - ha detto -. Se c'è una persona a cui non credo, quella è Asia Argento. Lei è piuttosto servile - ha aggiunto -. Non le ho mai chiesto di baciarmi i piedi, ma lei è quel tipo di persona. Non credo ad Asia: se c'è qualcuno in grado di difendersi, che non ha alcun timore nei confronti del sesso, che lo fa molto e ha un sacco e un sacco di desiderio per uomini e donne, è lei. Quindi non credo ad Asia", ha concluso.
Poi, alla domanda su quali potrebbero essere le motivazioni delle accuse, la Breillat ha dichiarato senza mezzi termini: "Lo ha fatto per interesse personale, era una specie di semi-prostituzione. Harvey Weinstein non è l'uomo peggiore che ci sia; non è nemmeno il più stupido. Asia potrebbe essere stata delusa dal fatto che non fosse diventata una grande attrice di Hollywood come avrebbe potuto essere - ha aggiunto - ma c'erano molte altre cose. Lei si è sentita amareggiata. Perché anche l'amarezza puo' indurre le persone a denunciare se volevi ottenere qualcosa e non l'hai ottenuto, se ti senti umiliato. Abbastanza onestamente, non mi piace l'Asia - ha concluso -. Penso che sia una mercenaria e una traditrice".
"Breillat è una sadica, ha piacere nell'umiliare i suoi attori"
Su Twitter Asia Argento posta un articolo di Murmurradio.com che riporta le parole della regista francese e scrive la sua replica in 8 tweet: "Catherine Breillat è la regista più sadica e decisamente cattiva con cui abbia mai lavorato. Ha provato estremo piacere nell'umiliare sia i suoi attori che la troupe durante le riprese di 'Last Mistress' - dice l'attrice -. Prima di girare 'Last Mistress', la Breillat aveva appena avuto un ictus e nessuno di noi ha avuto il coraggio di opporsi alle sue crudeltà nella paura che ne avesse un altro. Ha approfittato di questo e ci ha trattato come una merda, sapendo che non avremmo potuto farla arrabbiare".
Catherine Breillat is the most sadistic and downright evil director I’ve ever worked with. She took extreme pleasure on humiliating both her actors and crew during the shoot of “Last Mistress”. *Thread https://t.co/J8KtLC0ueE
— Asia Argento (@AsiaArgento) 30 marzo 2018
"Durante le riprese mi sono ammalata gravemente e sono finita all'ospedale dove dovevo essere operata - scrive ancora Asia Argento -. Mentre lottavo per sopravvivere con una terribile infezione, lei veniva a trovarmi e mi diceva che non avrei mai più lavorato perché le avevo fatto interrompere le riprese". Poi posta una serie di schizzi mostruosi e scrive: "Questi sono alcuni disegni che ho fatto di Catherine Breillat sul mio diario, mentre ero in ospedale e durante le riprese, nella primavera del 2006".
These are some drawings I made of Catherine Breillat on my journal, while at the hospital and during the shoot, in spring 2006. pic.twitter.com/EwO3xheTzd
— Asia Argento (@AsiaArgento) 30 marzo 2018
Quindi riprende il racconto. "Una volta stavamo girando una scena in cui voleva che strangolassi l'attore principale. Ci disse che avrebbe detto 'stop' prima che lo strangolamento diventasse pericoloso - aggiunge -. Disse che sapeva quando fermarsi perché era una pratica che aveva fatto con i suoi amanti. Durante la scena non chiamava lo stop, quindi l'attore principale è quasi svenuto e se l'è presa con me. Abbiamo avuto uno 'scontro fisico' mentre la Breillat sghignazzava dietro la macchina da presa. Non ho mai detto queste cose - racconta ancora la Argento - perché ho sempre pensato che ciò che accade su un set cinematografico rimane su un set cinematografico, ma ha davvero toccato i tasti sbagliati ricordandomi che mostro è lei, insultando Jessica Chastain e il movimento #MeToo", scrive riferendosi alle critiche rivolte dalla regista francese all'attrice americana candidata all'Oscar per 'Zero Dark Thirty' e attivista femminista che in passato si era scagliata contro 'Ultimo tango a Parigi' per la scena del burro e della sodomia ("Secondo lei quel film non dovrebbe mai essere stato realizzato. A suo dire, Maria Schneider e' stata violentata.
Ma Jessica Chastain non c'era, e non è vero. Ero sul set. La scena era finzione", ha detto la regista). Asia Argento conclude la sua invettiva riferendosi alla dichiarazione della Breillat che si professa "una femminista, ma non nei miei film" e poi aggiunge: "Le donne non dovrebbero presentarsi come ingenue o giovani innocenti, indipendentemente dalla loro eta'. Piuttosto, dobbiamo educare le ragazze in modo che siano meglio equipaggiate per difendersi e quindi non si sentano sporche solo perché qualcuno ha detto loro qualcosa. Questo non è sufficiente. Devono sapere come rispondere". Asia Argento scrive di essere "triste e arrabbiata per queste che si autodefiniscono 'femministe" e per la loro mancanza di umanità di fronte alle sofferenze delle altre donne. Le francesi - conclude - hanno dimostrato di essere le peggiori".