U n colpo di scena improvviso, uno di quei turning-point che lasciano affascinati ma anche un po’ basiti: Danny Boyle ha abbandonato la regia del venticinquesimo episodio di 007 per “differenze creative” con il resto della squadra.
Michael G. Wilson, Barbara Broccoli and Daniel Craig today announced that due to creative differences Danny Boyle has decided to no longer direct Bond 25. pic.twitter.com/0Thl116eAd
— James Bond (@007) 21 agosto 2018
A rendere noto lo strappo tra il regista, che avrebbe messo per la prima volta la sua firma sulla saga più nota del cinema, e il team di produttori di James Bond è un tweet pubblicato dal profilo ufficiale dell’agente 007.
Boyle, un addio alla Trainspotting
L’arrivederci di Boyle lascia stupiti: appena cinque mesi fa era stato presentato ufficialmente come l’uomo giusto per aggiungere un capitolo all’infinita storia di James Bond. Ma qualcosa è andato storto, o meglio: i capi supremi Michael Gregg Wilson e Barbara Broccoli – i potenti produttori del film - “non hanno condiviso la visione artistica di Boyle”, scrive The Independent senza usare giri di parole. Boyle saluta e cambia strada: un po’ come aveva fatto Mark Renton, il protagonista di Trainspotting, nel finale del suo primo capolavoro cinematografico.
E proprio a quel film del 1996 torna la mente, ripensando a quello che il prossimo 007 sarebbe potuto essere e invece non sarà: Boyle alla regia e il suo fidato John Hodge alla sceneggiatura. Una coppia affiatata in grado di firmare, oltre al già citato Trainspotting del ‘96 e al suo sequel del 2017, anche il più vecchio Piccoli omicidi tra amici (‘94), Una vita esagerata (‘97), The Beach con Leonardo Di Caprio nel 2000 e In Trance, nel 2013.
Su Twitter, intanto, il pubblico si divide tra felici e scontenti, mentre qualcuno scherza citando proprio Trainspotting come causa dell’addio a James Bond.
Danny Boyle ha abbandonato la regia di 007 perchè per lui l’unico agente segreto in grado di cavarsela nelle situazioni al limite resta Mark Renton. #Trainspotting3 #machenesapetevoi
— Mattia Bizzozero (@bizzobeltran13) 22 agosto 2018
L’uscita è prevista tra poco più di un anno
Il buco nella casella della regia rischia di far allungare i tempi di produzione del film. Le riprese sarebbero dovute cominciare il prossimo 3 dicembre, mentre la data di uscita prevista nel Regno Unito era fissata per il 25 ottobre del 2019, due settimane prima degli Stati Uniti. I tempi verranno rispettati? La corsa contro il tempo per non slittare dipenderà anche da quanto ci vorrà per trovare l’erede di Boyle. Indiscrezioni raccolte da Variety suggeriscono che la rosa tra cui scegliere il prossimo direttore che siederà dietro la cinepresa comprende David Mackenzie, Denis Villeneuve e il più giovane Yann Demange. A firmare le ultime due avventure di James Bond, Skyfall e Spectre, era invece stato Sam Mendes.
Il ribaltone non coinvolge però il volto dell’agente 007: il protagonista della pellicola rimarrà Daniel Craig, l’attore britannico che dal 2006 veste i panni che furono di Sean Connery. Per Craig sarà il quinto e ultimo episodio della saga, un ruolo che gli frutterà più di 100 milioni di sterline tra cachet e ricavi in percentuale dall’incasso al botteghino. Altro che “Una cascata di diamanti”, come il titolo dell’episodio del ‘71.