Capitale: Bamako
Superficie: 1.240.142 km ²
Lingua ufficiale: francese
Forma di Governo: Repubblica semipresidenziale
Valuta: Franco CFA
Il Mali, Stato dell'Africa occidentale ed ex colonia francese, confina a nord con l'Algeria, a est con il Niger, a sud con il Burkina Faso e la Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea e a ovest con il Senegal e la Mauritania. Ha una superficie di 1.241.300 km2, pari a oltre quattro volte l’Italia, e non ha sbocchi sul mare. Il Mali è una Repubblica Presidenziale a democrazia multipartitica. La sua capitale è Bamako, dove vivono più di 1 milione di abitanti. La religione predominante nel paese è quella musulmana (90% della popolazione), seguita da quelle animistiche africane (9%). La presenza cattolica è ridottissima (1%). Economicamente, il Mali è uno dei paesi più poveri al mondo con un PIL pari a 10,5 miliardi di dollari e un reddito procapite pari a 930 dollari (dati UNDP, 2002). Il settore principale è l’agricoltura che produce il 45% del PIL e occupa oltre il 70% della forza lavoro. Il tasso annuale di crescita della popolazione è del 2,2% (UNDP, 2003) e la speranza di vita alla nascita è di 48,5 anni (UNDP, 2002). Il tasso di scolarizzazione della popolazione con età superiore ai 15 anni è del 29,1%, mentre quello relativo alla fascia di età al di sotto dei 15 anni si attesta ad una percentuale decisamente maggiore: il 53,9% (UNDP, 2003).
La situazione politica nel Paese è sempre stata difficile. Nel 2012, un colpo di Stato dell'esercito ha destituito il governo e sospeso la Costituzione sopprimendo le libertà civili. Pretesto per il golpe è stato l’inadeguatezza del presidente in carica Touré, secondo i militari, di reagire ai movimenti indipendentisti del nord del Paese. Dall’altro lato, nel nord del Mali è scoppiata una guerra civile dei popoli della zona per l’autonomia della regione. Successivamente c’è stata l’occupazione dei jihadisti del fronte maghrebino di Al Qaeda (Aqmi) seguita poi dall’instaurazione del regime islamico che ha cacciato i tuareg dalle loro terre. Un anno dopo le truppe francesi, affiancate da quelle dell’Unione Africana, sono intervenute liberando il Paese. Nello stesso anno le Nazioni Unite hanno avuto il compito di vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni presidenziali che, eletto a suffragio diretto, ha un mandato di 5 anni.