Capitale: Conakry
Superficie: 245.857 km ²
Lingua ufficiale: francese
Forma di Governo: Repubblica semipresidenziale
Valuta: Franco guineano
La Repubblica di Guinea, nota anche come Guinea Conakry, si affaccia sull'Oceano Atlantico e confina a nord-ovest con la Guinea Bissau, col Senegal a nord, con il Mali a nord e a nord-est, con la Costa d'Avorio a sud-est, con la Liberia e la Sierra Leone a sud. Il Paese ha una popolazione di 10 milioni di abitanti, il tasso di crescita annuale è del 2,17% e gli indici di sviluppo umano (pari a 0,456) è tra i più bassi al mondo. L’ostacolo più grande alla sua crescita è rappresentata dalla lunga instabilità interna che lo rendono, di fatto, uno degli stati più sottosviluppati del continente. Dal punto di vista economico la Guinea è una nazione estremamente ricca di minerali. Oltre a possedere una delle più grandi riserve di bauxite al mondo, nel Paese sono presenti significativi depositi di diamanti e oro, di ferro e uranio. L'agricoltura impiega circa l’85% della popolazione attiva, per la maggior parte donne, e produce il 20 per cento del Prodotto Interno Lordo. Le abbondanti risorse minerarie e le grandi possibilità di crescita nei settori dell’agricoltura e della pesca rendono la Guinea uno dei paesi potenzialmente più ricchi dell’Africa, ma questo notevole potenziale è limitato dalle carenze infrastrutturali e dalla corruzione, ostacoli ad ogni progetto di investimento. Secondo Transparency International, la Guinea è uno dei paesi in cui la percezione della corruzione è più forte.
Il tasso di alfabetizzazione è tra i più bassi al mondo: appena 41% degli adulti sa leggere e scrivere, e appena il 40% dei bambini va a scuola, nonostante l’istruzione sia obbligatoria. La percentuale di donne che subiscono mutilazioni genitali e di spose bambine, sono tra le più alte al mondo. La malnutrizione, cronica e acuta, è un serio problema, così come l’HIV e la malaria. Nel 2014 il paese è stato il punto di partenza dell’epidemia di Ebola, che si è rapidamente estesa ai paesi confinanti, in particolare Liberia e Sierra leone, e ha portato ad oltre 11,000 morti in 2 anni. Ex colonia francese indipendente dal 1958, la Guinea dal 1960 al 1984 è stata guidata da un solo presidente, Touré, rieletto 7 volte nell’ambito di un sistema politico che contemplava un solo partito, non tollerava il dissenso e controllava la stampa. Alla morte di Touré è seguito un colpo di stato militare e, solo nel 1993, le prime elezioni, che hanno confermato al potere il Colonnello Conté, rimasto al potere fino al 2008. Alla sua morte, un nuovo colpo di stato militare e un nuovo periodo di instabilità che si conclude nel 2010 con le prime vere elezioni democratiche. Un anno dopo, in seguito ad un tentato omicidio, il Presidente eletto Alpha Condé rimanda indefinitamente le elezioni amministrative. Nel 2013, manifestazioni di protesta contro la mancanza di trasparenza nel processo politico hanno portato a scontri, morti, arresti indiscriminati, violenze di matrice politica e scontri inter-etnici.