San Pietroburgo - L'Italia è qui "per costruire ponti" tra Russia e Unione europea. Lo dice il premier, Matteo Renzi prima di partecipare al Forum Economico di San Pietroburgo dove incontrerà il presidente russo, Vladimir Putin. "La questione delle sanzioni e' riduttiva - ha detto Renzi - c'è un lungo e importante rapporto tra la Ue e la Russia, noi stiamo lavorando per costruire ponti. L'Italia pensa che si debba lavorare per il dialogo non per la chiusura perché sono piu' le ragioni che ci uniscono di quelle che ci dividono". Renzi ha comunque ribadito che la Russia deve rispettare gli accordi di Minsk sull'Ucraina, "ma allo stesso tempo dobbiamo utilizzare tutte le opportunita' possibili per il dialogo".
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La questione delle sanzioni è "riduttiva", ha aggiunto Renzi, perché esiste un "rapporto antico e un legame forte tra la Ue e la Russia. E' importante che ci sia questa occasione di dialogo, e' importante che ieri sia venuto qui Juncker, le ragioni che ci uniscono sono molte di piu' di quelle che ci dividono". E' importante che la Russia rispetti gli accordi di Minsk, ha ripetuto Renzi, ma "bisogna sfruttare tutte le possibilita' di dialogo e l'Italia fa questo in tutte le occasioni, dalla Libia alla Siria alla lotta al terrorismo". "Ho scelto di iniziare la mia visita dall Ermitage - ha concluso - per questo, perché la cultura e' un grande terreno che ci unisce". Il premier ha quindi sottolineato che le aziende italiane firmeranno a margine del forum accordi per oltre un miliardo di euro: "Si tratta di accordi - ha aggiunto- tutti legittimati dal quadro sanzionatorio, perche' noi rispettiamo tutte le regole".
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Prima di recarsi al Forum il premier ha visitato il museo dell'Ermitage in mattinata e poi fatto un sopralluogo ai cantieri di Astaldi, dove oltre 5mila operai sono impegnati nella costruzione del Western high speed diameter, un ponte che si estende per circa 12 km e che ha un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro. "Siamo orgogliosi della ingegneria e delle costruzioni italiane", ha detto il premier. "Siamo molto felici che Astaldi stia facendo quest'opera straordinaria - ha detto ancora Renzi - si tratta di un'opera straordinaria a livello ingegneristico che sara' operativa da ottobre dopo quasi quattro anni di lavoro. Sara un'opera decisiva per la gestione del traffico di San Pietroburgo - ha concluso- e mi sento di dover dire grazie a chi ancora una volta ha scelto aziende con il passaporto italiano, di cui siamo molto orgogliosi".
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Calenda, rapporti profondi, ora salto qualità
Al Forum economico di San Pietroburgo oggi "c'è un pezzo molto importante del Pil italiano", ognuna delle aziende rappresentate "ha una presenza storica che si rinnova", si tratta di un rapporto "profondo", ma che ora "ha bisogno di un salto di qualita'". Lo ha dichiarato il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda intervenendo alla Davos russa, assicurando che il governo italiano è impegnato nello studiare strumenti per migliore la partnership economica con la Russia. "Uno degli elementi da cui partire - ha aggiunto - è la diffusione territoriale: le aziende italiane in Russia sono concentrate per il 44% a Mosca e dal punto di vista commerciale per il 60% tra Mosca e San Pietroburgo". "Siamo molto presenti ma dobbiamo cominciare a scendere di piu' nel territorio russo", e' stato l'invito del ministro il quale ha riferito che si sta lavorando con i governi regionali russi sulle proposte di investimento: "ne abbiamo raccolte 340 ed entro fine anno decideremo su quali puntare". I settori piu' promettenti a oggi, risultano quelli della lavorazione dei pellami e l' agroindustrale, "dove possiamo fare di piu'". Altra direzione su cui si concentra lo sforzo del governo, ha spiegato Calenda, è "costruire i servizi di accompagnamento e finanziamento, perché le imprese facciano questo salto". Ma da rafforzare e' anche il flusso di investimenti russi verso il nostro paese: "Anche il made with Russia in Italia e' da rafforzare", ha concluso il ministro, riprendendo lo slogan (made with Italy) su cui sta puntando il nostro business e la diplomazia nella Federazione, con l'obiettivo di partecipare alle politiche di incentivi alla localizzazione lanciati da Mosca.
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(AGI)