Pechino - L'Italia punta sulla qualita' alla quarta edizione della Fiera della Tecnologia di Shanghai, che si terra' dal 21 al 23 aprile prossimo e durante la quale sara' Paese ospite d'onore.L'occasione sara' la vetrina per le eccellenze dell'industria italiana, con la partecipazione di grandi nomi della tecnologia "made in Italy" come Ansaldo Energia, che ha una joint-venture con Shanghai Electric, Finmeccanica Helicopters, Italian Aerospace Network e nomi meno noti presso il grande pubblico, ma apprezzati dagli addetti ai lavori, come Cnh Industrial o Bonfiglioli. Assieme a loro sara' presente anche una compagine istituzionale guidata dal Miur che portera' trenta consorzi di ricerca che esporranno i progetti sul tema delle smart cities - gia' al centro dell'Expo di Shanghai del 2010 - e da una del ministero dell'Ambiente che discutera' con i dirigenti cinesi dello stato attuale di cooperazione tra Italia e Cina in tema di protezione ambientale. La salvaguardia dell'ambiente e' uno dei quattro pacchetti di cooperazione tra Italia e Cina fissati nel 2014 (sicurezza alimentare, sanita' e urbanizzazione sono gli altri tre) cui nel 2015 si e' aggiunto anche l'aerospazio.
La Quarta Fiera sulla tecnologia di Shanghai, ha spiegato il console generale d'Italia nella metropoli cinese, servira' ad "attirare l'attenzione sullo sviluppo tecnologico, la ricerca, e l'evoluzione di Shanghai come economia moderna in cui i servizi sono piu' importanti delle industrie anche nel settore della ricerca e sviluppo". Facendo i conti, spiega, il prodotto interno lordo - equivalente a 350 miliardi di euro - della citta'-provincia cinese da 25 milioni di abitanti, e' superiore a quello di alcuni Stati sovrani, come il Sudafrica. Le ambizioni della citta' sono altissime. Shanghai "un tempo era una delle capitali della manifattura cinese, e ora punta a diventare una delle capitali della ricerca e dell'innovazione non solo della Cina, ma del mondo".L'occasione di essere presenti come ospite d'onore da parte dell'Italia, continua Beltrame, "permette a tutte queste aziende che sono gia' attive in Cina, e che non si sono mai presentate in maniera sistemica come italiane di fare presente cosa sia gia' oggi la tecnologia italiana".
La quarta edizione della Fiera sulla Tecnologia di Shanghai puo' rappresentare "una convergenza di interessi" tra la Cina, che ha bisogno di investire per l'ammodernamento della sua industria, e l'Italia, dotata di tecnologia avanzata e a caccia di investimenti, a patto di "impegnarsi seriamente nei rapporti di lungo periodo con la Cina", Paese complesso per dimensioni e peculiarita' culturali. La Fiera sara' anche l'occasione per mettere alla prova il concetto del "do it with Italy". "La Cina vuole diventare una grande potenza mondiale: l'Italia ha la tecnologia, se lavoriamo insieme, possiamo entrambi raggiungere i nostri obiettivi". Per riuscirci occorre puntare sulla qualita', ha infine ricordato il console generale d'Italia a Shanghai. Il primo obiettivo e' quello di mostrare l'impatto della tecnologia italiana e delle sue eccellenze. "Mettere insieme tutti i prodotti che fa l'Italia e fare vedere l'Italia che produce tutto, dai treni ai laser, e fare vedere l'impatto complessivo della tecnologia italiana sara' gia' un primo risultato immediato". (AGI)