AGI - Una nuova ricerca della Baylor University suggerisce che le stesse piattaforme social progettate per unirci contribuiscono a un'"epidemia di solitudine". I risultati hanno mostrato che sia l'uso passivo (PSMU) che quello attivo (ASMU) dei social media erano associati a un aumento dei sentimenti di solitudine nel tempo.
Mentre l'uso passivo dei social media, come la navigazione senza interazione, portava prevedibilmente a un aumento della solitudine, l'uso attivo, che implicava la pubblicazione e l'interazione con gli altri, era anch'esso collegato a un aumento dei sentimenti di solitudine.
Questi risultati, pubblicati su Personality and Social Psychology Bulletin, suggeriscono che la qualità delle interazioni digitali potrebbe non soddisfare le esigenze sociali che vengono soddisfatte nella comunicazione faccia a faccia. "Questa ricerca sottolinea la complessità dell'impatto dei social media sulla salute mentale", ha affermato il ricercatore principale James A. Roberts, Ph.D.
"Mentre i social media offrono un accesso senza precedenti alle comunità online, sembra che un uso estensivo, sia attivo che passivo, non allevi i sentimenti di solitudine e potrebbe, di fatto, intensificarli".
Lo studio ha anche scoperto una relazione bidirezionale tra solitudine e uso dei social media. "Sembra che esista un continuo ciclo di feedback tra i due", dice Roberts, Ph.D. "Le persone sole si rivolgono ai social media per affrontare i propri sentimenti, ma è possibile che tale uso dei social media non faccia altro che alimentare le fiamme della solitudine".
I risultati sottolineano l'urgente necessità di ulteriori ricerche sugli effetti dell'interazione digitale, sottolineando il ruolo essenziale delle connessioni di persona nel supportare il benessere. Questo studio aggiunge una preziosa prospettiva alla conversazione su come le abitudini digitali influenzano la salute mentale, offrendo spunti per dare forma a future iniziative, politiche e linee guida per la salute mentale per un uso piu' sano dei social media.