AGI - Il territorio della San Joaquin Valley in California è sprofondato a ritmi record negli ultimi due decenni a causa dell'estrazione di acqua dalle falde acquifere. E' quanto emerge da uno studio guidato dalla Stanford Doerr School of Sustainability e pubblicato su Communications Earth & Environment. I ricercatori hanno scoperto che il tasso medio di sprofondamento dell'intera valle ha raggiunto quasi un pollice (2,5 centimetri) all'anno tra il 2006 e il 2022.
"Il nostro studio è il primo tentativo di quantificare realmente l'intera portata della subsidenza della valle negli ultimi due decenni", ha affermato l'autrice principale dello studio Rosemary Knight , professoressa di geofisica alla Stanford Doerr School of Sustainability . "Con queste scoperte, possiamo guardare al quadro generale per tentare di mitigare questa subsidenza da record". I rapidi e irregolari cali dell'elevazione del terreno hanno costretto nel tempo a riparazioni multimilionarie di canali e acquedotti. Danneggiando i pozzi locali e i canali di irrigazione, questa subsidenza sta anche esacerbando i problemi di approvvigionamento idrico per una delle regioni più produttive al mondo dal punto di vista agricolo.
La subsidenza si verifica quando l'acqua viene rimossa da riserve naturali chiamate falde acquifere, dove l'acqua è immagazzinata in sedimenti sotterranei tra cui sabbia, ghiaia e argilla. Come una spugna, i sedimenti sono pieni di pori. Quando quegli spazi vengono svuotati, i sedimenti si compattano, in alcuni casi in modo permanente, alterando la futura capacità di trasporto dell'acqua, e causano l'abbassamento del livello del suolo.
Nella valle di San Joaquin, che si estende da est della Bay Area di San Francisco fino alle montagne a nord di Los Angeles, l'agricoltura in forte espansione e la crescita demografica hanno spinto a un pompaggio eccessivo delle falde acquifere tra il 1925 e il 1970. Il risultato: oltre 4.000 miglia quadrate (circa 10.000 chilometri quadrati), un'area grande la metà del New Jersey, sono sprofondate di oltre 12 pollici (30,5 centimetri), raggiungendo circa 30 piedi (9 metri) in alcune località. Il problema si è attenuato negli anni '70 in seguito all'installazione di nuovi acquedotti.
Ma è tornato a farsi sentire nei primi anni 2000 a causa di una serie di siccità, dei cambiamenti nell'uso del suolo e della riduzione della portata dei fiumi della California settentrionale. Per valutare il recente tasso di abbassamento, gli autori del nuovo studio si sono rivolti a una tecnica nota come radar ad apertura sintetica interferometrica, o InSAR. I dati InSAR, però, per la San Joaquin Valley erano discontinui tra il 2011 e il 2015, a causa della limitata copertura satellitare.
Per colmare questa lacuna, gli studiosi hanno utilizzato dati di elevazione da stazioni del Global Positioning System (GPS) sparse in tutta la regione. Ne emerso che le falde acquifere della San Joaquin Valley necessitano di circa 220 miliardi di galloni di acqua all'anno, attraverso processi naturali o artificiali, per prevenire futuri cedimenti.