AGI - I gatti imparano ad associare le immagini alle parole ancora più velocemente dei bambini. Ciò significa che, nonostante tutte le apparenze contrarie, i nostri furtivi amici felini potrebbero effettivamente ascoltare ciò che diciamo. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Azabu University, Giappone e pubblicato su Scientific Reports.
“Sono rimasta molto sorpresa, perché ciò significava che i gatti erano in grado di ascoltare le conversazioni umane e di comprendere le parole senza alcun addestramento speciale basato sulla ricompensa”, afferma Saho Takagi, scienziata cognitiva comparata presso l’Università di Azabu. Lei e il suo team hanno sottoposto 31 gatti domestici adulti a un tipo di test progettato per i bambini fino a 14 mesi. Hanno appoggiato ogni gattino davanti a un computer portatile e hanno mostrato agli animali due immagini di cartoni animati da 9 secondi, mentre trasmettevano tracce audio dei loro padroni che dicevano una parola inventata quattro volte.
I ricercatori hanno riprodotto la parola senza senso “keraru” mentre sullo schermo appariva un unicorno blu e bianco che cresceva e si rimpiccioliva, o “parumo” mentre un Sole cresceva e si rimpiccioliva. I gatti hanno guardato e ascoltato queste sequenze fino a quando non si sono annoiati, il che è stato segnalato da un calo del 50 per cento del contatto visivo con lo schermo. Poi, il team ha concesso agli animali una breve pausa e dopo ha fatto scorrere le immagini sullo schermo altre quattro volte. In questo round, però, c’è stato un colpo di scena: metà delle immagini erano accompagnate da un audio con la parola “sbagliata”: keraru per il Sole e parumo per l’unicorno.
Visibilmente perplessi, i gatti hanno trascorso in media il 33 per cento di tempo in più a guardare lo schermo quando hanno sentito tali discrepanze, un segno che avevano imparato ad associare le parole originali alle immagini, sostiene Takagi. ” Alcuni gatti hanno persino fissato lo schermo con le pupille dilatate. È stato carino vedere quanto seriamente hanno partecipato all’esperimento”. Sorprendentemente, la stragrande maggioranza dei gatti aveva imparato ogni associazione parola-immagine dopo solo due “lezioni” da 9 secondi. Al contrario, la maggior parte dei bambini umani di 14 mesi ha bisogno di quattro lezioni da 15 secondi, incluso l’ascolto di ogni parola sette volte a lezione, anziché quattro.
“I gatti prestano attenzione a ciò che diciamo nella vita di tutti i giorni, e cercano di capirci, più di quanto pensiamo”, afferma Takagi. Tuttavia, i risultati non significano necessariamente che i bambini umani siano più lenti nell’apprendere le parole rispetto ai nostri amici felini, afferma Janet Werker, psicologa dello sviluppo presso l’Università della British Columbia, sentita da Science. Sebbene il test sia stato modellato su uno che lei e i suoi colleghi avevano progettato alla fine degli anni ’90 per i bambini, ci sono ancora notevoli differenze nei metodi. I gatti nello studio di Takagi hanno sentito parole di tre sillabe pronunciate in modo marcato dai loro stessi padroni, mentre i bambini hanno sentito parole di una sillaba pronunciate in una gamma di intonazioni con una voce non familiare.