AGI - E’ stato svelato il mistero della rapidissima costruzione – solo 190 giorni – del Crystal Palace di Londra che all’epoca, nella seconda metà dell’Ottocento – era l’edificio più grande del mondo. Lo studio, condotto dal professor John Gardner dell’Anglia Ruskin University (ARU) di Cambridge, in Inghilterra, ha scoperto che il Crystal Palace è stato il primo edificio noto ad aver utilizzato una filettatura standard delle viti, qualcosa che oggi è dato per scontato nell’edilizia e nell’ingegneria moderne. I risultati sono stati pubblicati su International Journal for the History of Engineering & Technology.
Completato giusto in tempo per l’inizio della Grande Esposizione del 1851, il Crystal Palace era un potente simbolo della potenza industriale della Gran Bretagna vittoriana. Lungo oltre 560 metri e con un gigantesco tetto in vetro sostenuto da 3.300 colonne in ghisa, era così grande che si espandeva fino a 12 pollici in una giornata calda. Tuttavia, poiché il progetto vincente del Crystal Palace venne approvato solo nel luglio del 1850, gli storici sono rimasti perplessi sulla velocità della sua costruzione.
Il nuovo studio rivela che il Crystal Palace è il primo edificio conosciuto per il quale siano state utilizzate filettature Whitworth, in seguito note come British Standard Whitworth (BSW), il primo standard nazionale al mondo per le filettature. Il Crystal Palace fu originariamente costruito per la Grande Esposizione di Hyde Park, nel centro di Londra, prima di essere smantellato e ricostruito nel sud di Londra nel 1854, dove rimase fino a quando non fu distrutto da un incendio nel 1936. I ricercatori hanno scoperto l’uso di filettature Whitworth nel sito di Sydenham, nel sud di Londra, sia nei resti dell’edificio che nella vicina torre idrica meridionale, progettata da Isambard Kingdom Brunel e costruita per alimentare le fontane di fronte al Crystal Palace.
Prima dell’invenzione di Joseph Whitworth, non esistevano due viti e bulloni uguali. Poiché non erano realizzati secondo una misura standard, la costruzione richiedeva molto tempo, poiché viti e bulloni persi o rotti erano difficili da sostituire. Il Crystal Palace aveva 30.000 dadi e bulloni e i ricercatori ritengono che la filettatura standard di questi sia ciò che ha permesso di costruire l’edificio in tempi notevolmente stretti.