AGI - Al di sotto della superficie della Luna sembra esserci il condotto di una grotta potenzialmente accessibile. Questa curiosa scoperta emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, condotto dagli scienziati dell’università di Trento. Il team, guidato da Leonardo Carrer e Lorenzo Bruzzone, ha analizzato i dati raccolti dal Lunar Reconnaissance Orbiter all'interno del Mare Tranquillitatis Pit, il pozzo più profondo conosciuto sulla Luna, che ha un raggio di oltre 100 metri, pareti verticali e sporgenti e un fondo inclinato. Sulla superficie del nostro satellite naturale, spiegano gli esperti, sono stati individuati oltre 200 avvallamenti. Alcune di queste gole, sostengono gli autori, potrebbero essere dei lucernari, formati da crolli di un tubo di lava sottostante. I condotti accessibili potrebbero fornire un ambiente più temperato rispetto alla superficie, anche se sarà necessario condurre ulteriori approfondimenti per capire se queste strutture raggiungano volumi adeguati alla presenza umana.
Nell'ambito dell'indagine, il gruppo di ricerca ha osservato un aumento della luminosità radar sul lato occidentale del Mare Tranquillitatis. Utilizzando simulazioni basate sulle immagini ottenute, gli esperti hanno ipotizzato la presenza di uno spazio vuoto al di sotto della superficie lunare. La caverna, potrebbe trovarsi a una profondità di circa 130-170 metri e secondo le stime degli esperti potrebbe essere lunga tra 30 e 80 metri, e larga quasi 45 metri. La grotta potrebbe essere anche accessibile. Questi risultati, commentano gli studiosi, forniscono importanti approfondimenti sulla geologia lunare e sul suo ruolo nel potenziale riparo per future missioni con equipaggio sulla superficie del satellite. La metodologia presentata dal gruppo di ricerca potrebbe inoltre essere utilizzata per valutare e caratterizzare altre fosse lunari e individuare ulteriori condotti potenzialmente utili come basi per la presenza umana.