AGI – Le lucertole giganti australiane, o varani di Rosenberg, scientificamente noti come Varanus rosenbergi, nutrendosi delle carcasse di animali e impedendo la formazione di larve e mosconi, potrebbero contribuire a ridurre i rischi per le pecore negli allevamenti, particolarmente vulnerabili a questi insetti. A evidenziare questa curiosa correlazione uno studio, pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution, condotto dagli scienziati dell’Università di Cambridge. Il team, guidato da Tom Jameson, ha valutato 18 siti dell’area del Marna Banggara Rewilding Project, nella penisola meridionale di Yorke, in Australia. Il gruppo di ricerca ha confrontato l’attività di diversi animali nel ridurre la presenza di pericoli per le pecore.
I varani, spiegano gli esperti, agiscono come squadre di pulizia naturali, eliminando le carcasse di animali piene di vermi, riducendo la presenza dei mosconi appartenenti alla famiglia Calliphorida, che depongono le uova sul dorso delle pecore e si nutrono della loro carne. La malattia che ne deriva, nota come “fly strike”, provoca all’industria dell’allevamento ovino australiano perdite economiche per circa 280 milioni di dollari all’anno. Stando a quanto emerge dall’indagine, incrementare la presenza di lucertole giganti potrebbe contribuire a ripristinare l’ecosistema australiano e i servizi che supporta.
“I varani – riporta Jameson – sono molto più efficaci delle volpi e dei gatti nel limitare la presenza di Calliphorida. L’elevata densità di mosconi espone le pecore a un rischio notevole, perché questi insetti si insinuano nella carne provocando ferite dolorose”. I ricercatori hanno posizionato delle carcasse di topo nelle stazioni di alimentazione, con trappole fotografiche, per valutare la rapidità di diffusione dei mosconi. “Dopo cinque giorni – riporta Jameson – in ogni corpo che non era stato mangiato dai varani potevano svilupparsi oltre mille larve di Calliphoridae, e questi possono diffondersi fino a 20 chilometri in una settimana. Ecco perché le lucertole giganti possono contribuire a proteggere gli allevamenti”. “Proteggere e aumentare le popolazioni di varani – conclude l’autore – potrebbe favorire la fauna selvatica endemica e portare a benefici notevoli per l’industria agricola locale”.