AGI - Buone notizie per i giardinieri pigri: non tosare l'erba a lungo aumenta in modo esponenziale la presenza di popolazioni di farfalle. Lo dimostra uno studio britannico pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment. Negli ultimi anni gli amanti della natura hanno esaltato i benefici di una manutenzione più rilassata del prato, con la crescente popolarita' della campagna #NoMowMay.
Ora un'analisi, durata sei anni, che ha monitorato le farfalle in 600 giardini britannici, ha fornito la prima prova scientifica che nei prati più incolti vi è un maggior numero di farfalle. I benefici di lasciare aree con erba lunga sono stati più pronunciati nei giardini all'interno di paesaggi coltivati in modo intensivo, con un aumento fino al 93% delle farfalle e una maggiore gamma di specie. I giardini con erba lunga nelle aree urbane hanno registrato un aumento del 18% dell'abbondanza di farfalle.
"Volevamo essere in grado di dare consigli di giardinaggio collaudati e utili alla salvaguardia delle farfalle, perchè sappiamo che molte persone vogliono aiutarle", ha dichiarato Richard Fox, responsabile scientifico di Butterfly Conservation e coautore dello studio, "Lo studio dimostra, per la prima volta, che lasciare crescere l'erba lunga attira più farfalle in giardino", ha continuato Fox.
Secondo la ricerca, un altro vantaggio per le farfalle nei giardini è la fioritura dell'edera, che puo' prosperare sui muri dei cortili urbani. Questo ha aumentato il numero di farfalle blu, in quanto i bruchi si nutrono di edera e agrifoglio, e di ammiraglie e virgole rosse, che beneficiano dei suoi fiori come fonte di nettare in autunno. I ricercatori hanno, dunque, rilevato che l'erba incolta nei giardini attira più specie di farfalle, i cui bruchi si nutrono di erbe. Tra queste vi sono le farfalle dei prati, le guardiane, le macchiette, le anelline e le piccole skipper. "Questo suggerisce che l'aumento della popolazione di farfalle non è dovuto semplicemente al fatto che l'erba lunga fornisca più nettare dai fiori selvatici al suo interno, come il dente di leone o l'alga, ma dal fatto che le farfalle cerchino o si riproducano effettivamente nei prati rigenerati", ha sottolineato Fox. "È un segnale molto positivo", ha proseguito Fox.
"Le persone che lasciano crescere l'erba lunga nei giardini creano un potenziale habitat per la riproduzione delle farfalle", ha aggiunto Fox. "Per avere un impatto sulla crisi della biodiversita', dobbiamo creare luoghi in cui le farfalle e altri animali selvatici possano riprodursi", ha precisato Fox. "È semplice, non costa nulla e fa risparmiare tempo e fatica", ha osservato Fox.
"Se avete una macchia di erba lunga potete avere anche cavallette, coleotteri e formicai: ci saranno tutte queste ricadute", ha evidenziato Fox. Gli spazi privati all'aperto costituiscono 7.280 kmq di terreno in Gran Bretagna, un'area più grande delle contee di Derbyshire, Leicestershire e Nottinghamshire messe insieme, e si stima che il 62% di questi sia costituito da giardini vegetati, e quindi potenzialmente habitat vitali per la fauna selvatica. Secondo Butterfly Conservation, i benefici dell'erba lunga per le farfalle e altri invertebrati si riscontrano probabilmente anche in altri spazi pubblici erbosi, come parchi, aree scolastiche, orti e cigli stradali. Attraverso il suo programma Wild Spaces, l'associazione mira a trasformare 100.000 aree in tutto il Regno Unito per aiutare a sostenere le popolazioni di farfalle. "Il principio della gestione dell'erba lunga per le farfalle è lo stesso della gestione dei prati che favoriscono la vita selvatica: non fare tutto in una volta", ha sottolineato Fox.
"Per fornire un buon habitat ai bruchi delle farfalle, l'erba lunga deve essere lasciata crescere fino alla fine di settembre o ottobre, prima di essere tagliata leggermente, e alcune specie come i piccoli skipper richiedono erba lunga tutto l'anno", ha spiegato Fox. "Se partecipate a #NoMowMay il nostro messaggio è: non tagliate l'erba solo a giugno", ha concluso Fox.