AGI - Avere un animale domestico migliora la salute fisica e mentale nella comunità dei senzatetto. Lo rivela un nuovo studio guidato da Gemina Garland-Lewis, dell’Università di Washington, pubblicato sulla rivista ad accesso libero PLOS ONE. Nella ricerca sono state coinvolte persone senza fissa dimora con un animale domestico, che hanno documentato le loro vite in foto e partecipato a interviste, rivelando le loro esperienze e informando potenzialmente le iniziative di supporto. Nonostante i benefici che avere un animale domestico comporta sulla salute, ciò prevede anche delle sfide, come la difficoltà di accedere a cure mediche, rifugi e altri servizi in strutture che limitano l’ingresso agli animali. Spesso i proprietari scelgono di rinunciare ai servizi per poter restare a fianco del proprio animale e prendersene cura, e molti sono infastiditi da persone che li considerano “inadatti” a possedere un animale domestico. Gli sforzi proposti dai ricercatori per affrontare queste barriere pongono l’accento sull’importanza di modificare la percezione pubblica di questa popolazione di persone. Per esplorare il modo in cui tale cambiamento potrebbe essere attuato, Garland-Lewis e colleghi hanno condotto un progetto di Photovoice, un metodo di ricerca che invita i membri della comunità a scattare foto che possano aiutare ad approfondire la comprensione di un determinato problema e a promuovere il cambiamento. Per lo studio, sono stati reclutati i senzatetto, proprietari di animali domestici, dell’area di Seattle, per un totale di 19 partecipanti di età, sesso e condizioni di vita diverse, che hanno immortalato la loro vita quotidiana in oltre 900 immagini. Dopo aver esaminato le foto e intervistato i partecipanti, i ricercatori hanno identificato i temi chiave: i benefici per la salute mentale e fisica del legame tra uomo e animale, l’importanza e la forza del legame stesso, e la relazione che serve da motivazione per le attività quotidiane e i cambiamenti positivi, come rimanere sobri o trovare un alloggio. Il progetto ha anche ribadito le sfide note che questa popolazione deve affrontare. I partecipanti hanno condiviso le loro raccomandazioni per migliorare i servizi e le politiche, come le banche del cibo per animali e una migliore educazione pubblica sulle leggi in materia di animali da assistenza. Le foto sono state mostrate a più di 500 persone, tra cui responsabili politici, fornitori di servizi e pubblico. Alcuni spettatori ospitati hanno riferito di aver cambiato positivamente il loro atteggiamento nei confronti dei membri della comunità senza fissa dimora con animali domestici. I ricercatori sostengono che questo progetto ha aumentato l’empatia, sottolineando il potenziale delle iniziative a sostegno delle persone senzatetto e dei loro animali domestici, soprattutto per quanto riguarda la salute e l’alloggio, “I partecipanti senzatetto con un animale domestico hanno scattato oltre 900 fotografie durante questo studio”, hanno dichiarato gli autori. “Collettivamente, le loro immagini, le loro storie e i loro temi approfondiscono la nostra comprensione della condizione di senzatetto con animali domestici, portando a un aumento dell’empatia e del potenziale di politiche a beneficio della salute, sia delle persone che dei loro animali domestici, durante i periodi di insicurezza abitativa”, hanno aggiunto i ricercatori.