AGI - L’Università Cattolica ha siglato un accordo con la National University of Singapore, per collaborazioni tra la facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali delle sedi di Piacenza e Cremona e il Dipartimento di Food Science and Technologies di NUS (National University of Singapore).
L’annuncio è arrivato nel corso di un evento istituzionale organizzato ieri nella città stato asiatica, con la partecipazione dell’Ambasciatore Dante Brandi, in occasione della visita del Professor Pier Sandro Cocconcelli, Pro-Rettore Vicario dell'Ateneo con delega per il coordinamento dei progetti di internazionalizzazione e di Ilenia Pagani, Direttrice Attività e Progetti Istituzionali.
Cocconcelli ha commentato: “A distanza di un anno dal Memorandum of Understanding tra i due atenei, ora compiamo un nuovo passo in avanti con un accordo tra importanti dipartimenti. Siamo stati selezionati da NUS sulla base di rigidi parametri qualitativi. La nostra facoltà in Scienze agrarie alimentari e ambientali è prestigiosa, vanta molte pubblicazioni di alto livello nel settore bibliometrico. Inoltre, su circa 70 membri incaricati 15 scienziati compaiono nel World’s Top 2% Scientists, la classifica degli scienziati più citati e autorevoli al mondo, pubblicata dalla Stanford University.”
Cocconcelli ha sottolineato l’interesse dell’Ateneo verso l’Asia e l’Indopacifico: “Da anni lavoriamo con Cina, Australia e stiamo aprendo anche al Sud-est asiatico poiché riteniamo che sia una delle aree di maggiore sviluppo. La collaborazione con NUS si svolgerà su due piani: quello della formazione, in base al quale alcuni studenti di Singapore sono già venuti a studiare a Piacenza per corsi in inglese su Food Production Management, e sulla base dell’attività di ricerca. Quelle affrontate dai rispettivi atenei sono addirittura complementari, mentre la sicurezza alimentare e tecnologie innovative sono temi che ci accomunano.”
Inoltre, l’Ambasciatore Dante Brandi ha ricordato che “nel 2023 a livello governativo è stato firmato il primo Programma Esecutivo che prevede 10 progetti di ricerca tra le università dei due paesi e che attua l’accordo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica tra Italia e Singapore.” La ricca città-stato asiatica rappresenta un mercato attraente per tanti brillanti neolaureati italiani ma le maglie di ingresso sono sempre più rigide e competitive.
“Il nuovo sistema di reclutamento Compass introdotto dal governo nel settembre scorso privilegia le migliori 100 università mondiali secondo il QS World University Rankings. L’Italia purtroppo non compare in questa lista ma abbiamo avviato un dialogo approfondito con le autorità locali per consentire ai nostri tanti talenti nazionali di vivere e lavorare qui” ha detto Brandi.
L’Ambasciatore, infatti, a tal proposito ha ricordato il recente incontro con il Ministro del Lavoro e il Secondo Ministro del Commercio e dell'Industria di Singapore “registrando piena convergenza rispetto all’espansione del sistema alle istituzioni italiane di alta formazione di eccellenza e sulla promozione di programmi di scambio bilaterale nella formazione.”
La visita della delegazione universitaria ha permesso anche di gettare le basi Comitato Internazionale Alumni UCSC, per il rafforzamento dei legami internazionali e lo sviluppo di iniziative promosse dagli ex studenti sul territorio. A oggi, circa un centinaio di laureati che operano come professionisti a Singapore hanno mantenuto vivo il loro legame con l’Ateneo.