AGI - Le auto volanti, un po' come le 'guerre stellari', sembravano appartenere al mondo del fantasy. Roba da film di fantascienza, insomma. E, invece, nel giro di pochi anni, la cosiddetta 'Urban Air Mobility' (UAM), la nuova frontiera del trasporto urbano, si è materializzata nel mondo reale, catturando l'attenzione di governi e di addetti del settore, tanto da entrare prepotentemente nelle agende di lavoro dei grandi consessi internazionali. È successo al World Governments Summit di Dubai, una tre giorni sul futuro degli assetti globali cui hanno partecipato 25 tra capi di stato e di governo di Paesi emergenti e oltre a un centinaio di delegazioni ministeriali da tutto il mondo. Su questo palcoscenico super selezionato, in un Paese in crescita esponenziale e con una potenza di fuoco a livello finanziario, JoeBen Bevirt, Ceo e fondatore della californiana Joby Aviation, ha presentato il gioiello della sua scuderia: il primo aerotaxi per trasportare - in soli 10 minuti e a zero emissioni - fino a cinque persone (pilota incluso), dall'aeroporto internazionale di Dubai, al complesso cinque stelle di Palm Jumeirah (sede dei grandi eventi e dei vertici internazionali).
L'atteso arrivo di Bevirt è stato anticipato dall'accordo, siglato a sorpresa alla viglia del vertice, con l'Autority per le strade e i trasporti (Rta) di Dubai, alla presenza dell'emiro Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sovrano della città e premier degli EAU, per il lancio dell'aerotaxi nell'Emirato entro l'inizio del 2026 (con la possibilità di offrire servizi di trasporto aereo già nel 2025). Un accordo che concede all'azienda di Santa Cruz - leader mondiale nella produzione di aeromobili 'green' per e nella fornitura di servizi collegati - il diritto esclusivo di operare con i propri aerotaxi a Dubai per sei anni consecutivi, oltre che una serie di sostegni finanziari e di facilitazioni logistiche per permettere a Joby di entrare facilmente in questa specifica fetta di mercato.
La contropartita per l'Emiro? Poter presentare Dubai come la prima metropoli al mondo con servizi di trasporto 'puliti', veloci e altamente tecnologici. Un altro ambizioso traguardo che l'emiro ha raggiunto prima di altri.
We had an incredible time last week sharing our aircraft with leaders from around the world at the @WorldGovSummit in Dubai.
— Joby Aviation (@jobyaviation) February 20, 2024
As soon as 2025, we plan to launch the world's first electric air taxi service in the Emirate, with many more cities to follow. pic.twitter.com/mPjnLatypQ
Il velivolo elettrico di Joby, non a caso 'parecheggiato' all'esterno del lussuoso Palm Jumeirah (dove è già stata costruita la pista per il decollo e l'atterraggio verticale dell'air-taxi) è stata una delle grandi attrazioni della tre giorni emiratina. Il fiore all'occhiello targato Joby lasciato a disposizione del pubblico mentre un premuroso addetto alle public relations rispondeva alle più disparate curiosità. Il palcoscenico di Dubai è evidentemente stato un prezioso 'biglietto da visita' per l'azienda americana.
"La collaborazione col governo di Dubai è un'opportunità per dimostrare al mondo il valore del trasporto aereo sostenibile", ha sottolineato Bevirt dicendosi "entusiasta" di poter gettare nella metropoli emiratina "le basi per l'espansione del nostro servizio in tutti gli Emirati Arabi Uniti".
Joby to launch air taxi service in UAE
— Joby Aviation (@jobyaviation) February 11, 2024
We’ve signed a landmark agreement with the government of Dubai, granting Joby the exclusive right to operate air taxis in the Emirate.
The agreement brings together the three key ingredients for a successful air taxi service: a definitive… pic.twitter.com/eZM4yK0jZP
L'accordo con l'autority per i trasporti di Dubai, secondo Joby Aviation, contiene "tutti gli ingredienti necessari per lanciare con successo un servizio di aerotaxi". Viene fissata infatti una road-map definitiva per l'operatività del velivolo a scopo commerciale, e viene anche identificata un'infrastruttura ben posizionata per poter lanciare il servizio, insieme ai partner che lo renderanno possibile. Ovviamente l'aeromobile - Joby Aviation S4 - è pronto, benché in attesa di ottenere le ultime certificazioni: è progettato per trasportare in totale sicurezza 4 persone più il pilota, con una dotazione di sei eliche e quattro batterie che consentono di coprire la distanza massima di circa 160 km in autonomia. Dimensioni esigue, un design accattivante, interni comodi e una capacità di decollo e atterraggio verticale rendono inoltre il mezzo "efficiente" soprattutto in ambiente urbano trafficato.
Joby Aviation sarà quindi la prossima 'Uber dell'aria'?
I rappresentanti dell'azienda, ai microfoni di AGI, hanno tenuto a fare i debiti distinguo, spazzando via dal campo luoghi comuni e 'miti' sulle auto volanti.
Costi del servizio su taxi volante:
Il servizio non sarà estremamente costoso, se non altro negli Stati Uniti. "L'idea è di farlo pagare - dall'aeroporto al centro città - solo 'poco' di più di un normale taxi", spiega un dirigente di Joby chiarendo che il mantenimento di 'tariffe accessibili' è possibile perché l'azienda non fornirà solo il velivolo ma tutto il pacchetto servizi integrato. Sarà infatti il partner, l'americana SkyPorts Infrastructure, a costruire il terminal del taxi volante (le due aziende stanno già sviluppando negli States un 'Living Lab' per testare tecnologie e procedure per definire le modalità di imbarco-sbarco e volo in verticale). Non c'e' poi l'onere del carburante: anche le batterie iper tecnologiche necessarie saranno prodotte da Joby.
Costi del velivolo:
Se il servizio di trasporto può essere offerto a tariffe ragionevoli, il velivolo in sé - per la sua tecnologia avanzata e per il suo mantenimento - sarà "decisamente costoso". Anche per questo motivo Joby Aviation è un'azienda integrata verticalmente, capace cioè di produrre tanto la tecnologia quanto la componentistica dell'aerotaxi. "La nostra società è la sola al mondo in grado di costruire in-house almeno il 90% del velivolo, oltre ad offrire il servizio di trasporto e di prenotazione dello stesso. Questo ci permette di aumentare i rendimenti e l'efficienza complessiva della nostra offerta".
Taxi volante in numeri:
La sua velocità media è di circa 300 km/h e impiega non più di 10 minuti per fare una trentina di chilometri (mediamente la distanza che separa l'aeroporto dai centri città). L'air-taxi non inquina e non fa rumore (si calcola che sia 100 volte più silenzioso di un elicottero). Le quattro batterie collegate alle sei eliche gli concedono un'autonomia di viaggio di 161 chilometri circa.
Test del velivolo e sperimentazioni del servizio:
"I taxi volanti Joby hanno già volato per migliaia di ore" nei cieli americani: nessuna sperimentazione è per ora prevista a Dubai perché "siamo in attesa delle certificazioni dell'autorità regolamentare (nello specifico della Federal Aviation Administration americana) che dovrebbe arrivare entro la fine di quest'anno".
Integrazione della UAM nell'attuale spazio aereo:
"Stiamo lavorando anche su questo fronte con la Nasa e con le autorità nazionali per il trasporto aereo. Tutto dovrà essere perfettamente integrato - aerei, elicotteri, aeromobili - per salvaguardare i più elevati standard di sicurezza". Mancando dei regolamenti specifici per le rotte dei taxi volanti, si è proceduto ad assimilarli agli elicotteri. "Questo significa - spiega Joby Aviation - che voleranno sulle stesse rotte". Integrare le diverse modalità di volo sarà sicuramente la sfida più grande. Le simulazioni del traffico aereo integrato a partire dal 2026 sono tuttora in corso.
Advanced Air Mobility per tutti?
Nel breve e nel medio periodo il taxi volante non sarà evidentemente appannaggio di tutti e, soprattutto, non sarà equiparabile a Uber sia per il tipo di accessibilità al pubblico sia per l'infrastruttura che richiede. L' Air-taxi, di qualunque marchio sia, non sarà insomma la nostra seconda auto da tenere in cortile. Piste di decollo e di atterraggio possono essere costruite solo in prossimità degli aeroporti oppure (come a Dubai) nei pressi di grandi centro congressi. Le infrastrutture necessarie saranno sempre regolate e monitorate dalle autorità preposte mentre la traiettoria del volo sarà in tutto equiparata a quella degli elicotteri e rigidamente controllata dalle autorità aeroportuali.