AGI - Vittrup Man, così è stato soprannominato lo scheletro dell’età della pietra trovato in Danimarca, nasce lungo la costa scandinava, si trasferisce poi in Danimarca, dove terminerà la sua esistenza come vittima sacrificale durante un rito. A rivelarlo uno studio guidato da Anders Fischer, dell’Università di Göteborg, in Svezia, pubblicato sulla rivista ad accesso libero PLOS ONE.
Vittrup Man è, dunque, lo pseudonimo di uno scheletro, che risale al periodo compreso fra il 3300 e il 3100 a.C, recuperato da una torbiera nel nord-ovest della Danimarca. La natura frammentata dei resti, compreso un teschio frantumato, indica che fu ucciso durante un rituale sacrificale, una pratica comune in questa regione durante il periodo in cui è vissuto.
Dopo che uno studio sul DNA ha scoperto che la firma genetica dell’Uomo di Vittrup era distinta dagli scheletri locali contemporanei, Fischer e colleghi hanno deciso di combinare ulteriori prove con l’intento di ricostruire la storia della vita di questo individuo dell’età della pietra. I ricercatori sono riusciti a ricostruire la storia dell’uomo a una risoluzione senza precedenti.
Gli isotopi dello stronzio, del carbonio e dell’ossigeno dello smalto dei denti dell’Uomo di Vittrup indicano un’infanzia trascorsa lungo la costa della penisola scandinava. A conferma di ciò, l’esame genetico ha rilevato una stretta relazione tra l’Uomo di Vittrup e le popolazioni mesolitiche della Norvegia e della Svezia.
Ulteriori analisi isotopiche e proteiche dei denti e delle ossa hanno indicato uno spostamento della dieta dal cibo costiero, come mammiferi marini e pesce, nei primi anni di vita al cibo agricolo, tra cui pecore o capre, in età avanzata, una transizione che si è verificata durante la tarda adolescenza. Questi risultati suggeriscono che l’Uomo di Vittrup ha trascorso i primi anni di vita in una società nordica di foraggiamento, per poi trasferirsi in una società agricola in Danimarca.
Non è chiaro perché questo individuo sia migrato, anche se gli autori ipotizzano che potrebbe essere stato un commerciante o un prigioniero che si è integrato nella società locale. L’Uomo di Vittrup rimane tuttora un mistero, ma la comprensione dettagliata della sua storia di vita geografica e alimentare fornisce nuovi spunti di riflessione sulle interazioni tra le società mesolitiche e neolitiche in Europa.
“A nostra conoscenza, questa è la prima volta che la ricerca è stata in grado di mappare la storia di vita di un abitante dell’Europa settentrionale con un così alto grado di dettaglio e a una distanza temporale così elevata”, hanno osservato gli autori.