AGI - La vigilia di Natale del 1968 passò alla storia come il "Natale della Terra". È il sito web della Nasa, l'americana National Aeronautics and Space Administration, a commemorare puntualmente, ogni 24 dicembre, una delle pagine più gloriose e intense della sua storia: la prima missione in cui esseri umani hanno orbitato intorno alla Luna. Si tratta della celeberrima missione dell'Apollo 8 che portò i primi navigatori lunari di tutta la storia - gli astronauti Frank Borman, James Lovell e William Anders, a completare più volte il giro orbitale intorno la luna.
Sbirciando oltre l’orizzonte, Anders individuò la Terra e si lasciò scappare un “Oh mio Dio! Guardate quell’immagine laggiù... È la Terra che sorge. Uahoo che bella!”. Poco dopo riuscì a scattare una prima fotografia, in bianco e nero e, successivamente, correggendo il filtro, riuscì a riprodurre l'iconico scatto in una splendida scala a colori.
Earthrise ("Il Sorgere della Terra") è rimasto da allora il nome della fotografia AS8-14-2383HR, la prima scattata da un essere umano - l'astronauta della Nasa William Anders - da un altro corpo celeste, in una vigilia di natale di 55 anni fa che lasciò l'umanità intera col fiato sospeso.
La foto divenne una delle immagini simbolo del 20° secolo e da un ventennio rientra nelle “100 fotografie che hanno cambiato il mondo”. Earthrise, infatti, è unanimemente considerata l'evento che ha dato all'umanità una nuova prospettiva sul suo Pianeta natale. Memorabili furono anche le dichiarazioni di Anders a missione conclusa, quando ammise come l'equipaggio era stato addestrato per esplorare la Luna ma finì per scoprire, in modo inaspettato, la Terra.
"Mentre uno degli anni più turbolenti e tragici della storia americana (n.d.r. il 1968) volgeva al termine - scrive la Nasa sul suo sito web - milioni di persone in tutto il mondo guardavano e ascoltavano gli astronauti dell'Apollo 8". Quella missione rimase storica non solo per le immagini trasmesse della Luna e della Terra, ma anche perché "mentre il loro modulo di comando fluttuava sopra la superficie lunare, gli astronauti a turno hanno letto a turno il libro della Genesi" e augurato all'umanità, dall'orbita lunare, un "Buon Natale e una benedizione a tutti voi, sulla buona Terra".
"Ci dissero che la vigilia di Natale avremmo avuto il più grande pubblico che avesse mai ascoltato una voce umana - ha ricordato Borman intervenendo alla Nasa per le celebrazioni del 40mo anniversario della missione - ma le uniche istruzioni che avevamo ricevuto erano state quelle di fare qualcosa di appropriato".
Furono scelti per gli auguri i primi dieci versetti della Genesi (sulla creazione della Terra) tratti dalla Bibbia che sono ricordati anche in altre religioni. Nel mondo, pensò allora Lovell, "ci sono molte più persone che praticano altre religioni rispetto a quella cristiana e, quindi, questa scelta sarebbe stata appropriata". E così fu fatto.