AGI - Rilevato l’ossigeno atomico sia sul lato diurno che su quello notturno di Venere. A riportarlo, un articolo pubblicato su Nature Communications. I ricercatori del Centro aerospaziale tedesco di Berlino utilizzano un metodo che ha consentito indagini dettagliate nella regione tra i due schemi di circolazione atmosferica di Venere. La scoperta, dicono i ricercatori, potrebbe sostenere le future missioni spaziali verso Venere.
Inoltre, le misurazioni dirette dell’ossigeno atomico potrebbero migliorare la nostra comprensione del motivo per cui l’atmosfera di Venere è così diversa da quella terrestre, suggeriscono gli autori.
Venere è nota per ruotare molto lentamente: un giorno su questo pianeta equivale a 243 giorni terrestri. L’ossigeno atomico viene prodotto sul lato diurno di Venere dalla decomposizione del biossido di carbonio (CO2) e del monossido di carbonio (CO), per poi essere trasportato sul lato notturno.
L’ossigeno atomico è importante per la fotochimica ed il bilancio energetico dell’atmosfera di Venere, ma finora non era stato osservato direttamente sul lato diurno. Le rilevazioni sul lato notturno erano state precedentemente limitate alle osservazioni dell’aurora notturna di Venere, una tenue emissione di luce nell’atmosfera del pianeta.
I ricercatori del Centro aerospaziale tedesco di Berlino in Germania hanno analizzato un totale di 17 punti sia sul lato diurno che su quello notturno di Venere utilizzando lo spettrometro ad array upGREAT a bordo dell’aereo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA).
Gli autori hanno rilevato l’ossigeno atomico in tutti i punti osservati e hanno scoperto che si concentra a altitudini di circa 100 chilometri.
Le misurazioni si basavano su una struttura fine dello stato fondamentale dell’ossigeno atomico a 4,74 Terahertz. Hanno anche riscontrato variazioni nella densità delle colonne, con una densità massima registrata sul lato diurno.