AGI - Un algoritmo di intelligenza artificiale che aiuta alla diagnosi precoce della Malattia di Parkinson: lo ha creato un ragazzo di 18 anni, Tommaso Caligari, e lo stanno già sperimentando, con risultati interessanti diversi medici in collaborazione con l'associazione dei malati di Parkinson. Quella di Tommaso è probabilmente la storia più affascinante tra quelle presentate oggi al Castello di Novara nell'ambito di "Innova", un evento promosso dalla Cna Confederazione Nazionale Artigianato per offrire soprattutto alle imprese una finestra su Blockchain, Metaverso e intelligenza artificiale.
Perché, come ha sottolineato Marco Vicentini, vicepresidente nazionale di Cna "dobbiamo accogliere il cambiamento, non abbiamo alternative" E il giovane Tommaso rappresenta perfettamente l'apertura "naturale" al cambiamento delle giovani generazioni. Tutto è nato da un'esperienza personale e familiare: "Mio nonno - racconta Tommaso all'AGI - è stato ricoverato l'anno scorso proprio per la malattia di Parkinson. In questo modo ho cominciato a conoscere questo universo spesso sconosciuto ai più".
Tommaso, che studia robotica all'ITS "Omar" di Novara, un istituto tecnico tra i più aperti a percorsi formativi innovativi, ha cominciato ad interrogarsi sulla possibilità di usare la tecnologia per curare meglio i malati di Parkinson.
"Nelle fasi iniziali della malattia - spiega Tommaso - i disturbi come il tremore e la difficoltà del cammino non sono ancora visibili ma cominciano a presentarsi in modo impercettibile. Io ho sviluppato questo algoritmo che è in grado di riconoscere la figura umana e tracciarne i movimenti e in particolare le alterazioni nell'oscillazione della spalla e del gomito che sono uno dei primi sintomi in fase precoce della malattia di Parkinson".
"Si tratta - prosegue il giovane inventore - di oscillazioni talmente piccole che l'occhio umano non è in grado di riconoscerle. Questo sistema sfrutta due telecamere che vengono posizionate una di fronte all'altra a circa 5 metri di distanza e analizzano il cammino del paziente sotto esame. Il programma è in grado di rilevare i movimenti del paziente che cammina e compararli con un algoritmo di machine learning "allenato" su un gruppo di persone sane e su un gruppo di pazienti con Parkinson conclamato. La comparazione riesce a mettere in evidenza gli indicatori precoci della malattia."
L'invenzione di Tommaso Caligari è in fase di test con risultati sorprendenti. L'obiettivo e' quello di applicarlo negli ospedali dove si fa diagnosi per il Parkinson come primo screening della malattia. Nel frattempo nello scorso marzo il "Parkinson detector" è stato premiato come miglior progetto al concorso europeo "I giovani e le scienze 2023" della Direzione generale Ricerca della Commissione europea e a settembre ha avuto la possibilità di essere presentato a Bruxelles a 'EUCYS-European Union Contest for Young Scientists".
Nei giorni scorsi l'invenzione del giovane novarese è stata tra le protagoniste a Roma a Maker Faire, uno dei maggiori eventi europei sull'innovazione tecnologica. "Sarà il mio lavoro? Lo spero - conclude Tommaso - ma intanto continuo lo studio".