AGI - Nelle catene montuose degli Stati Uniti occidentali e del Canada il manto nevoso si sta sciogliendo in anticipo rispetto alla media annuale e le precipitazioni nevose sono sempre più spesso sostituite da piogge, il che potrebbe avere impatti negativi sull’agricoltura, sul rischio di incendi boschivi e sulla disponibilità di risorse idriche estive. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications Earth & Environment, condotto dagli scienziati dell’Università del Colorado Boulder e dell’Università del Vermont.
Il team, guidato da Kate Hale, ha esaminato i dati raccolti dal 1950 al 2013, valutando la capacità di stoccaggio dell’acqua in tutto il Nord America occidentale. Stando ai risultati dell’indagine, la disponibilità di risorse idriche associate al manto nevoso è diminuita in oltre il 25 per cento delle catene montuose occidentali, in parte a causa dell’aumento del tasso di fusione della neve in inverno e primavera.
“In ogni regione montuosa che abbiamo esaminato – osserva Hale – la neve tende a sciogliersi anticipatamente, con le risorse idriche più abbondanti in primavera e ridotte in estate”. Stati Uniti occidentali e Canada, spiega l’esperta, dipendono dalla neve per la maggior parte dell’approvvigionamento idrico. In questo lavoro gli studiosi hanno utilizzato due fonti di dati pubblicamente disponibili per sviluppare una nuova misurazione, chiamata Snow Storage Index (SSI). Questo parametro tiene conto delle tempistiche e dei quantitativi di neve.
“L’indice SSI – sottolinea Noah Molotch, collega e coautore di Hale – ci consente di esaminare lo stoccaggio dell’acqua associata alla neve, non solo nel contesto quantitativo in un arco di tempo specifico, ma anche in prospettiva relativamente alla durata nel terreno. Abbiamo scoperto che le regioni montuose hanno subito una riduzione notevole delle possibilità di accumulare acqua”.
“Speriamo che questa nuova misurazione possa fornire uno strumento utile per scienziati e gestori delle risorse idriche – conclude Molotch – il manto nevoso sta scomparendo sempre più velocemente. Questo presenterà una serie di sfide in termini di gestione. Sarà necessario effettuare previsioni migliori e pianificare strategie di risposta valide ed efficaci per contrastare le conseguenze negative di questa situazione”.