AGI - Secondo l'ultimo rapporto sull'inquinamento atmosferico dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), respirare l’aria inquinata “provoca la morte prematura di almeno 1.200 bambini in tutta Europa ogni anno”, riferisce il Guardian, mentre diverse altre migliaia sono affette da problemi di salute fisica e mentale con conseguenze stabili. Insomma, il Vecchio continente “sta tradendo i propri figli” in quanto a prevenzione, scrive il quotidiano inglese, perché gli standard di sicurezza dell’aria sono al di sotto dei livelli accettabili.
Gerardo Sanchez Martinez, esperto di ambiente e salute presso l'Aea, ha dichiarato al giornale: “Non si può pensare ai bambini come a dei piccoli adulti, quando si parla d’inquinamento atmosferico. Loro ne soffrono di più, già durante la gravidanza e ne subiscono gli effetti poi all'asilo e anche oltre. Stiamo deludendo i nostri figli sull'inquinamento atmosferico”.
Gli effetti sull'organismo
Il Guardian riferisce che è stato dimostrato come “l'elevata esposizione agli inquinanti dei bambini durante l'infanzia inibisce la loro capacità polmonare, causa l’asma, porta a livelli più elevati di malattie respiratorie e infezioni alle orecchie e aumenta il rischio di allergie e può anche influenzare lo sviluppo cerebrale”. Il fatto è che i bambini sono più esposti all'aria inquinata rispetto agli adulti “perché hanno una frequenza respiratoria più veloce, sono più vicini al suolo e stanno di più all'aperto”.
Secondo lo studio pubblicato lunedì dall'Agenzia europea, “ogni anno in Europa vengono persi circa 110.000 anni di vita per le persone di età inferiore ai 18 anni”.
Nell’esortare i Paesi ad agire e fare di più, Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'Aea, ha affermato che “i livelli d’inquinamento atmosferico in tutta Europa sono ancora pericolosi e le politiche europee sulla qualità dell'aria dovrebbero mirare a proteggere tutti i cittadini, ma soprattutto i nostri bambini, che sono i più vulnerabili agli impatti sulla salute dell'inquinamento atmosferico". Per questo motivo “è urgente continuare a intensificare le misure a livello dell'Unione europea, a livello nazionale e locale, per proteggere i bambini, che non possono difendersi da soli. Il modo più sicuro per tenerli al sicuro è rendere più pulita l'aria che respiriamo tutti".
Gli obiettivi europei
Lo studio dell’Aea sostiene anche che in tutta Europa, “il 97% della popolazione, di tutte le età, è stata esposta a livelli di inquinamento atmosferico superiori a quelli ritenuti sicuri dall'Organizzazione mondiale della sanità”.
Obiettivo della Ue è di limitare il PM 2,5 (particelle di diametro pari o inferiore a 2,5 micron) a 10 microgrammi per metro cubo entro il 2030 e il biossido di azoto (NO2) a 20 microgrammi per metro cubo entro la stessa data. L’azione dovrebbe ridurre le morti premature per inquinamento atmosferico del 55% entro il 2030. Le linee guida dell'Oms prevedono 5 microgrammi per metro cubo per PM 2,5 e 10 microgrammi per metro cubo per NO2.