AGI – Rinviato il lancio della missione Juice a domani per problemi meteo. A dare la notizia lo stesso presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia in collegamento con ASItv in diretta dal sito di lancio, lo spazioporto europeo di Kourou in Guyana Francese. La missione ESA avrà l’obiettivo di investigare la potenziale abitabilità delle lune ghiacciate di Giove Ganimede, Callisto ed Europa, grazie a una suite composta da dieci strumenti. L’Agenzia Spaziale Italiana, affiancata dalla comunità scientifica nazionale, contribuisce alla missione con tre strumenti scientifici Janus, Rime e 3GM più un quarto, Majis, a leadership francese realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l’ASI e l’agenzia spaziale francese CNES.
Gli strumenti aiuteranno gli scienziati a studiare l’ambiente del pianeta e delle sue lune e sono stati realizzati anche attraverso diverse cooperazioni internazionali tra l’ASI e il JPL/NASA, l’agenzia tedesca DLR, il CNES e l’agenzia spaziale Israeliana, ISA. Una volta arrivata a destinazione nel 2031, Juice effettuerà 35 sorvoli delle lune del gigante del Sistema Solare. La missione si concluderà con uno studio esteso di Ganimede, nel 2034, che garantirà alla sonda il primato di primo veicolo spaziale ad orbitare intorno a una luna diversa da quella terrestre.
Gli Enti e Università che compongono i team scientifici per i 4 strumenti a partecipazione italiana sono: INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica (con le sedi di Roma, Teramo, Padova e Catania), Università di Trento, Sapienza Università di Roma, Università di Roma Tre, Università D’Annunzio di Pescara, Fondazione Bruno Kessler (FBK), Università di Bologna, Università di Tor Vergata-Roma, Istituto Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR, Università Partenope di Napoli, CISAS – Università Padova, Politecnico di Milano, Università del Salento. Per quanto riguarda le industrie la realizzazione degli strumenti vede il coinvolgimento sia di Thales Alenia Space che ha realizzato lo strumento Rime , il transponder in banda Ka di 3GM e l’accelerometro HAA, sia di Leonardo. Leonardo ha fornito la testa ottica iperspettrale per osservare e caratterizzare nubi, ghiaccio e minerali sulle superfici delle tre lune. Di Leonardo sono anche i pannelli solari di JUICE, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria.