AGI – Gli scienziati hanno scoperto che alcuni farmaci per l’Alzheimer possono causare la riduzione del volume cerebrale nei pazienti, secondo una nuova analisi pubblicata sulla rivista Neurology. Tra questi farmaci, è incluso l’anticorpo lecanemab, la promettente terapia che ha ottenuto l’approvazione accelerata negli Stati Uniti a gennaio.
Sebbene scienziati e sviluppatori di farmaci abbiano documentato per anni questa perdita di volume cerebrale nei partecipanti alla sperimentazione clinica, la revisione scientifica, pubblicata ieri su Neurology, è la prima a esaminare i dati di numerosi studi. I partecipanti alle sperimentazioni cliniche hanno mostrato una maggiore perdita di volume cerebrale rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo, in particolare quelli che hanno ricevuto la dose più alta di lecanemab.
L’analisi ha anche evidenziato un legame tra questa riduzione del volume cerebrale e l’effetto collaterale comune dei farmaci contro l’Alzheimer, il gonfiore del cervello, che spesso si presenta senza sintomi. Sebbene sia ancora poco chiaro cosa significano queste scoperte, gli esperti sono preoccupati e vogliono capire meglio i possibili danni derivanti da questi farmaci.
Tuttavia, alcune teorie suggeriscono che la riduzione del volume cerebrale potrebbe essere dovuta alla rimozione dell’amiloide beta dal cervello e alla riduzione dell’infiammazione. Gli scienziati sono d’accordo sul fatto che sia necessario approfondire la questione e capire le implicazioni di questa riduzione del volume cerebrale nei pazienti.
Scott Ayton, neuroscienziato del Florey Institute of Neuroscience and Mental Health di Melbourne, in Australia, che ha guidato il lavoro, afferma: “Stiamo parlando della possibilità di danni cerebrali dal trattamento”, dice Ayton, che è stato invitato da Eisai a far parte di un comitato consultivo sul lancio di lecanemab in Australia. “Trovo molto singolare che questi dati, che sono molto importanti, siano stati completamente ignorati dal settore”, ha dichiarato.