AGI - Un sarcofago rivestito di piombo, ritrovato in un cimitero di 1600 anni fa nel Nord dell’Inghilterra, potrebbe aprire uno squarcio storico interessante sulla fase di passaggio dall'impero romano al periodo anglosassone.
Lo scrive il New York Times nel raccontare che la scoperta è avvenuta nel corso di uno scavo archeologico a Leeds. La bara piombata conteneva anche i resti di una donna, “con tutta probabilità un’aristocratica vissuta forse nel IV secolo”. Ma nel corso dello scavo, gli archeologi hanno anche rinvenuto nella zona i resti di oltre 60 persone che hanno vissuto lì intorno “più di mille anni fa”.
Alcuni di loro li hanno trovati supini e con le gambe distese, “secondo le usanze tardoromane”, altri avevano accanto oggetti come chiusure per abiti e coltelli come vuole “la tradizione anglosassone”.
Il ritrovamento è avvenuto in seguito all’apertura di un cantiere edilizio, tuttavia gli archeologi avevano in precedenza anche scoperto sempre in zona degli “edifici in pietra tardo-romani e una serie di strutture in stile architettonico anglosassone”.
econdo David Hunter, il principale archeologo del West Yorkshire, la presenza di persone sia tardo-romane che anglosassoni “nello stesso luogo di sepoltura è insolita”, ma potrebbe anche essere che l'uso del cimitero si sia sovrapposto tra due epoche e “questo potrebbe essere il motivo del ritrovamento congiunto”.
“L'occupazione romana della Gran Bretagna, dal 43 d.C. al 410 circa, ha trasformato culturalmente l’ambiente della zona in seguito all'arrivo di coloni dall'Europa, dal Medio Oriente e dall'Africa. Intorno al terzo secolo sono state fondate città e villaggi mercato e gli oggetti romani sono diventati più comuni anche nelle aree rurali povere”, scrive il quotidiano nel riportare l’opinione dell’English Heritage, l’istituzione che gestisce diversi siti preistorici, castelli medievali e fortezze romane in Gran Bretagna.
Per Hunter i risultati possono comunque aggiungere nuovi elementi alla conoscenza dell’epoca, in gran parte priva di testimonianze documentali, anche se l’uso di sistemi di analisi chimica con il radiocarbonio potrebbe ora aiutare a stabilire l’esatta datazione della sepoltura dei corpi.
I ricercatori vorrebbero anche capire perché ci sono stati un certo numero di casi in cui due o tre persone sono state sepolte nella stessa tomba, così come e perché sono state usate diverse modalità di sepoltura nello stesso cimitero. Stando ad Hunter, i due diversi stili usati potrebbero essere attribuibili a ragioni di praticità in quanto tutta la zona era già riconosciuta come luogo di sepoltura dai Britanni romani, e quindi “sarebbe stato più facile per loro utilizzare lo stesso sito”.