AGI - È in corso una misteriosa malattia che fa deperire le stelle marine, quasi sciogliendole e trasformandole in una sostanza appiccicosa. In genere hanno cinque braccia, ma a quelle malate ne può mancare una o anche di più e al posto dell’arto caduto resta “un ciuffo di tessuto pallido e spugnoso”.
Scrive il Washington Post che negli ultimi dieci anni, una misteriosa malattia si è diffusa lungo la costa del Pacifico, facendo letteralmente sciogliere le stelle marine. “L'epidemia le ha colpite dall'Alaska meridionale alla Baja California in Messico, decimandone più d’una dozzina di specie”, riferisce il quotidiano. Il disturbo è così diffuso tra gli invertebrati della regione che “persino gli esemplari negli acquari ora lo contraggono. Alcuni di loro muoiono addirittura poche ore dopo aver evidenziato i sintomi”.
NEW: For a decade, starfish on the West Coast have mysteriously melted into goo
— Dino Grandoni (@dino_grandoni) March 6, 2023
Now there's a novel treatment — even as no one agrees on the cause
A small step to understanding an illness that's upended ocean ecosystems — & may worsen climate changehttps://t.co/TDqKrlNOPx
Nessuno sa da dove arrivi l'epidemia, se si tratti di un virus o di un batterio, di un cambiamento nell'ecosistema o di qualcos'altro. Tuttavia, di una cosa i biologi sono certi: la malattia, definita come “sindrome da deperimento” delle stelle marine, rischia di portare all'estinzione alcune di esse e getta un’ipotesi sinistra su problemi più gravi che potrebbero verificarsi nei mari della nostra Terra.
La malattia, scrive il giornale, “non è solo un disastro per le stelle marine ma è anche il sintomo del cambiamento climatico che è destinato a peggiorare e a influire su altre specie”, sconvolgendo gli ecosistemi che sono cruciali per mantenere la CO2 lontana dall'atmosfera.
Secondo gli scienziati, infatti, si tratta del più grande focolaio finora conosciuto di una malattia tra gli animali marini che sta uccidendo miliardi di stelle marine. Come in un film dell’orrore, con il progredire del deperimento la stella marina sviluppa lesioni bianche e trasuda. Le sue braccia si staccano dal corpo e gli arti si atrofizzano.
“Alla fine, tutto ciò che rimane è un mucchio viscido di minuscole ossa e carne deteriorata”. L'epidemia è stata identificata per la prima volta nel 2013 a Washington