AGI - Quaranta anni fa veniva presentato il primo telefono cellulare che sarebbe stato poi diffuso commercialmente al mondo, il Motorola DynaTAC 8000X, dove DynaTAC stava per Dynamic Adaptive Total Area Coverage. Per anni, prima di quel traguardo, Motorola era stata all’avanguardia nelle comunicazioni portatili.
Nel 1930 avevano prodotto la prima autoradio di successo commerciale, che trasformarono nelle ricetrasmittenti che divennero lo standard per gli alleati durante la seconda guerra mondiale. Nel Dopoguerra avevano sviluppato cercapersone, autoradiotelefoni e radio transponder. Di conseguenza, nel 1969 fu la tecnologia Motorola a trasmettere le famose parole di Neil Armstrong dalla Luna. Tuttavia, nel 1968 era già stata fatta la svolta successiva.
Sulla base di “celle” che consentivano di riutilizzare le stesse frequenze radio contemporaneamente in altre aree, i team Motorola avevano iniziato a esaminare la possibilità di telefoni cellulari mobili. Nei successivi 15 anni furono stati investiti circa 100 milioni di dollari nella ricerca e nello sviluppo di questa tecnologia, che diede i suoi frutti.
Il 6 marzo 1983 arrivava sul mercato il primo cellullare e si apriva una nuova era per il settore delle #telecomunicazioni. Era il Motorola DynaTac 8000x. Anche se diverso dagli smartphone di oggi, da quel momento le nostre abitudini sarebbero cambiate per sempre. #accaddeoggi pic.twitter.com/q9dItaNtyG
— Assotelecomunicazioni (@asstel_it) March 6, 2023
Marty Cooper, un ingegnere senior di Motorola, fu considerato il vero padre di questa rivoluzione. In una intervista alla BBC, ammise di aver ritenuto che il costo iniziale dei dispositivi ne avrebbe frenato la diffusione, ma aggiunse anche che questa convinzione era associata a quella della riduzione progressiva dei costi e delle dimensioni.
Il DynaTAC 8000X pesava circa 785 grammi e misurava ben 300 x 44 x 89 millimetri. Vantava meno di un’ora di conversazione e otto ore in standby, quindi se lo volevi utilizzare 24 ore al giorno avresti dovuto ricaricare tre set di batterie al giorno.
Aveva solo un display a LED invece di un LCD, che stava appena iniziando a essere utilizzato negli orologi digitali dell’epoca. C’era un’antenna da 150 millimetri sporgente dalla parte superiore ed era però incredibilmente possibile salvare ben 30 numeri nella memoria del telefono.
Un giovane ragazzo ricco che aveva tutto, nel 1983, poteva permettersi questo straordinario lusso alla modica cifra di più di 3.000 dollari. E davvero di un lusso – se non proprio di uno spreco a seconda delle opinioni – si trattava, considerando l’assai limitata copertura del segnale necessario per utilizzarlo.
Il telefono poteva, però, anche avere le dimensioni di un mattone e costare come un gioiello di lusso, sta di fatto che alla fine del 1984 c’erano già 300.000 utenti in tutto il mondo. Certo una semplice goccia nell’oceano rispetto ai milioni di utenti di telefoni cellulari di oggi, ma visto il prezzo e le limitazioni d’uso è un numero impressionante.
Da allora, ovviamente, i cellulari sono diventati più economici, leggeri e duraturi. Hanno acquisito più funzionalità tra cui rubriche telefoniche, calendari, giochi, accesso a Internet, fotocamere e ora anche video. Sono diventati un elemento quotidiano essenziale nella maggior parte delle nazioni sviluppate.