AGI - Un minuscolo robot che può sciogliersi, dileguarsi attraverso le sbarre sicure di una prigione per poi trasformarsi e ritornare alla sua dimensione solida, perfetta.
È l’ultima frontiera della scienza: un robot costituito da microparticelle di metallo liquido che possono essere modellate e rimodellate da campi magnetici esterni. Ed è stato paragonato al personaggio T-1000 nella serie di film "Terminator", il cyborg assassino interpretato da Robert Patrick.
Fin qui il film, ma nella realtà gli inventori di questo robot credono che la loro scoperta possa essere utilizzata a fin di bene, in particolare in ambito clinico e meccanico, raggiungendo traguardi difficili da raggiungere altrimenti.
L’idea è stata presentata come parte di uno studio sulle microparticelle metalliche, conosciute come una sorta di materia di transizione della fase magnetoattiva, che può trasformarsi, muoversi rapidamente ed esser controllata facilmente mentre sostiene il peso del proprio corpo.
In sostanza, il robot utilizza un composto di metalli con un basso punto di fusione tanto che il materiale può ottenere prestazioni simili a quelle di Terminator-2, “inclusi movimenti rapidi e sostenere un carico pesante quando è allo stato solido mentre la forma cambia allo stato liquido” spiegano gli ingegneri dell'Università di Hong Kong, che sottolineano anche come, da un punto di vista potenziale. Questo sistema di materiali possa esser utilizzato per applicazioni in elettronica flessibile, assistenza sanitaria e robotica.
Racconta il Washington Post che facendo esplodere il robot con campi magnetici a correnti alternate, gli scienziati hanno aumentato la sua temperatura a 95° Fahrenheit, cioè 35 gradi Celsius, e “lo hanno trasformato da uno stato solido a uno liquido in 1 minuto e 20 secondi”. Cosicché, una volta trasformata in metallo liquido, la statuina poteva essere guidata attraverso gli stretti spazi di una gabbia chiusa da più magneti, “dimostrando la sua mutevolezza”.
Tuttavia, secondo gli scienziati di Hong Kong è la prima volta che un materiale in grado sia di cambiare forma sia di trasportare carichi pesanti è stato utilizzato per l'uso nei microrobot: ovvero, nella sua forma liquida il robot potrebbe allungarsi, dividersi e fondersi e in forma solida esser guidato a velocità superiori a 3 mph e trasportare oggetti pesanti fino a 30 volte il proprio peso. “La combinazione significa che un robot realizzato con il materiale potrebbe essere utilizzato anche per saldare le parti elettroniche in punti molto difficili da raggiungere”.
Ma non finisce qui: in un altro esperimento, i ricercatori hanno potuto dimostrare come il robot potrebbe anche esser inserito all'interno di uno stomaco umano “per rimuovere un oggetto estraneo e indesiderato”. Gli scienziati hanno guidato il robot a forma solida, che misura meno di 0,4 pollici di larghezza, attraverso un modellino dell'organo fino a quando questi non ha localizzato l'oggetto estraneo.
“È stato quindi fuso da campi magnetici controllati a distanza, allungato nel suo nuovo stato di metallo liquido attorno all'oggetto - e una volta abbracciato saldamente - raffreddato e trasformato in un corpo solido, permettendogli di trainare l'oggetto estraneo fuori dalla camera”, descrive il processo il Post, che annota: “Il materiale mutaforma è l'ultimo di una serie di sviluppi nel fiorente campo della robotica in miniatura, mentre gli scienziati puntato adesso a definire le possibili applicazioni mediche e meccaniche per poter utilizzare piccoli robot nella vita di tutti i giorni”.