AGI - Le pressioni climatiche e l’aumento delle temperature medie globali stanno provocando un significativo declino della popolazione di pinguini di Magellano, scientificamente noti come Pheniscus magellanicus.
Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati del Center for Ecosystem Sentinels dell’Università di Washington.
Il team, guidato da T.J. Clark-Wolf, Dee Boersma e Briana Abrahms, ha valutato i pinguini nel sito di Punta Tombo, in Argentina. I cambiamenti climatici, spiegano gli esperti, rimodelleranno gli ecosistemi di tutto il mondo attraverso eventi estremi a breve e lungo termine, che potrebbero provocare effetti diversi nelle varie specie animali e vegetali.
In generale, riportano gli autori, il pinguino di Magellano sta subendo un importante declino della popolazione riconducibile alle conseguenze del cambiamento climatico di origine antropica.
“La sopravvivenza di questi predatori – afferma Wolf – non si basa esclusivamente su una manciata di conseguenze climatiche, ma potrebbe dipendere da una complessità di fattori, come le variazioni di temperatura durante le diverse stagioni o le condizioni oceaniche al largo di Punta Tombo o lungo la costa del Sud America”.
Le ondate di caldo, ad esempio, possono aumentare i tassi di decesso di adulti e cuccioli, provocando una riduzione nella disponibilità di cibo per gli animali.
“I pinguini – riportano gli scienziati – si stanno spostando sempre più a Nord alla ricerca di fonti più abbondanti di cibo e migliori opportunità di foraggiamento. Capire come gli impulsi e le pressioni climatiche possano modellare le popolazioni è fondamentale per guidare gli sforzi di conservazione e delineare strategie di intervento più efficaci”.