AGI - Le preoccupazioni per l'inflazione, l'economia, gli effetti della pandemia e le tante crisi globali, non ultima la guerra in Ucraina, hanno fatto salire i livelli di stress un po’ ovunque nel mondo, ma negli Stati Uniti hanno raggiunto livelli massimi, racconta il Washington Post, che spiega come ci siano molti meccanismi biologici che legano stress e ansia al fenomeno del sovrappeso negli individui. Ciò che a sua volta è fonte di stress che alimenta accumulo di chili di troppo che portano a un ulteriore aumento di peso. Un circolo vizioso.
Ma “sebbene non possiamo eliminare tutte le principali fonti di stress nelle nostre vite”, sottolinea il Times, possiamo controllare almeno l'impatto che può avere sui nostri corpi. Tant’è che gli scienziati hanno scoperto che ci sono “modi per alleviare lo stress e riqualificare il cervello per migliorare la dieta” e prevenire così l'aumento di peso indotto. Dal punto di vista tecnico e scientifico, tuttavia, “i nostri corpi si sono evoluti per secernere l'ormone dello stress, il cortisolo, quando il nostro cervello percepisce il pericolo”, cosicché “il cortisolo aumenta la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e i livelli di zucchero nel sangue”.
Insomma, a breve termine il risultato è che il cortisolo protegge dalle minacce immediate mandando al corpo dei segnali ma quando lavoro, finanze e altre circostanze negative “aumentano regolarmente i livelli di stress, possono portare a un aumento cronico del cortisolo”. E ciò non è buono, perché “un effetto collaterale del cortisolo è che induce la produzione di grasso, in particolare addominale e viscerale”, un tipo di grasso “particolarmente tossico” che circonda gli organi interni. Di fatti, Gli studi dimostrano infatti che le persone con livelli di cortisolo più elevati tendono ad avere un indice di massa corporea più consistente, perché – di fatto – un cervello sottoposto ad uno stress eccessivo porta a mangiare di più, ma per combattere lo stress alimentare e ingerire cibi di migliore qualità bisogna riequilibrare le dinamiche stesse del cervello.
Per esempio, in uno studio pubblicato l’anno scorso, A. Janet Tomiyama, capo del Dieting, Stress and Health Lab presso l'Università della California a Los Angeles, ha reclutato 100 adulti con livelli di stress elevati e li hanno divisi in due gruppi.
Tutti sono stati addestrati a un esercizio quotidiano di riduzione dello stress di sei minuti chiamato “rilassamento muscolare progressivo”: consiste nel tendere e rilassare i muscoli dalle dita dei piedi alla testa ed è stato dimostrato che questa tecnica di rilassamento profondo riduce stress e ansia.
Riferisce il Times: “I membri di un gruppo sono stati assegnati a mangiare una porzione di frutta fresca come ananas a fette, mele e pere, per circa cinque minuti in ciascuna delle sessioni giornaliere di rilassamento muscolare progressivo. Dopo una settimana, i ricercatori hanno scoperto che mangiare solo la frutta li faceva sentire meno stressati e li metteva di buonumore”.
Le tre regole d'oro
- Scegliere un tipo di frutta come kiwi o mango e, nel caso, anche frutta congelata;
- Mangiare in diversi momenti della giornata e in luoghi diversi;
- Quando ci si sente stressati o ansiosi, addentare un frutto anziché aprire un sacchetto di patatine.