AGI - Circa 32 minuti. È la differenza nel tempo orbitale provocata dall'impatto della sonda Dart su un asteroide. Dart (Double Asteroid Redirection Test) è una missione spaziale della Nasa ideata per studiare gli effetti cinetici dell'impatto di un veicolo spaziale contro un asteroide. Scopo del progetto è quello di verificare se la collisione con una sonda possa effettivamente deviare la traiettoria di una potenziale minaccia contro la Terra.
Dart è la prima missione spaziale in assoluto volta a dimostrare la fattibilità di un piano di intervento per deflettere un asteroide.
Lanciata dalla piattaforma spaziale di Vandenberg, in California, la sonda Dart è partita il 23 novembre 2021 a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 e ha raggiunto il suo obiettivo, il sistema Didymos, il 27 settembre 2022 all'1:14, ora italiana.
"Il progetto di questa particolare e affascinante missione sembra la trama di un film - afferma Bill Nelson, amministratore della Nasa, durante la conferenza stampa indetta per riportare i primi risultati di Dart - ma in realtà l'umanità è stata davvero in grado, per la prima volta, di provocare, tramite una collisione volontaria di una sonda delle dimensioni di un frigorifero su un asteroide lontano, la deviazione della traiettoria di un corpo celeste. Abbiamo stimato che l'impatto di Dart sull'asteroide ha provocato una variazione di 32 minuti nel periodo orbitale dell'asteroide - continua Nelson - la missione sarebbe stata considerata un enorme successo anche in caso di un'alterazione di dieci minuti, per cui questo risultato, che deriva da una preziosa collaborazione internazionale, ci rende assolutamente fieri. Questa capacità ci pone per la prima volta nelle condizioni di poter difendere la Terra da ciò che l'Universo ci scaglierà contro".
'Didymos' significa 'gemello' in greco, e rappresenta il candidato ideale per il primo esperimento di difesa planetaria dell'umanità, anche se non si trova in rotta di collisione con il pianeta, per cui non costituisce una vera minaccia per la Terra.
Il sistema è formato da due corpi celesti, Didymos, l'asteroide cui il sistema deve il nome, e Dimorphos, che è stato intercettato dalla sonda Dart mentre si trovava a circa 11 milioni di chilometri dalla Terra.
La missione Dart è una dimostrazione della capacita' di rispondere a una potenziale minaccia di impatto di un asteroide, se mai dovesse presentarsi l'occasione. Come parte della missione, inoltre, il sistema sarà raggiunto anche dall'italiana LiciaCube, acronimo per Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids, un progetto dell'Agenzia spaziale italiana che mira a testimoniare l'avvenuto impatto di Dart sulla superficie di Dimorphos.
Il progetto dell'ente spaziale italiano ha inoltre l'obiettivo di studiare la formazione della nube di detriti sollevata dall'impatto, in particolare per caratterizzarne la struttura e la sua evoluzione, diretta conseguenza della struttura del materiale superficiale sull'asteroide.
Da ultimo, LiciaCube potrà osservare il sito dell'impatto sulla superficie di Dimorphos, per ottenere misure della dimensione e della morfologia del cratere ed esaminare l'emisfero non impattato, per contribuire alle misure di dimensione e volume del bersaglio stesso.
"Siamo assolutamente orgogliosi di aver potuto svolgere il compito di 'reporter', testimoniando il successo della missione - riferisce in collegamento da remoto Giorgio Saccoccia, presidente dell'Agenzia spaziale italiana - LiciaCube è dotata di due piccole camere ottiche che permettono la navigazione della sonda e allo stesso tempo hanno mostrato l'impatto di Dart su Dimorphos".