AGI - Cambiamenti climatici e deforestazione stanno alterando i comportamenti di scimmie e lemuri, che si trovano sempre meno frequentemente tra gli alberi e più spesso a terra, dove i rischi per il loro benessere aumentano a causa della mancanza di cibo e riparo.
Questi allarmanti risultati emergono da uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati della San Diego Zoo Wildlife Alliance (SDZWA) e di altre 123 istituzioni di ricerca, tra cui anche La Sapienza di Roma.
Il team, guidato da Timothy Eppley, ha esaminato più di 150 mila ore di osservazioni di 15 specie di lemuri e 32 di scimmie.
Il gruppo di ricerca, composto da 118 coautori, ha scoperto che i cambiamenti climatici e la deforestazione potrebbero aver modificato drasticamente le abitudini di questi animali. “Il nostro lavoro nasce da una discussione informale tra colleghi – racconta Eppley – abbiamo notato che alcune popolazioni di primati arboricoli tendono a trascorrere sempre più tempo a terra”.
Gli scienziati hanno stimato l’influenza dei fattori ecologici, comprese le potenziali pressioni indotte dall’uomo e/o i tratti peculiari delle diverse specie. Stando a quanto emerge dall’indagine, i gruppi che consumavano meno frutta e si riunivano in grandi gruppi sociali avevano maggiori probabilità di scendere dagli alberi più frequentemente.
Questi tratti, osservano gli studiosi, potrebbero agire come un pre-adattamento. Inoltre, riportano gli autori, i primati che vivevano in ambienti più caldi erano più propensi ad adattarsi utilizzando il suolo più spesso. Con il peggioramento del cambiamento climatico e la riduzione degli habitat arborei, i primati che consumano una dieta più generalizzata e vivono in gruppi più grandi potrebbero adattarsi più facilmente a uno stile di vita terrestre.
“Sarà necessario valutare il comportamento di altre specie – osserva Luca Santini, dell’Università La Sapienza di Roma – ma in generale il nostro lavoro potrebbe indicare che la presenza umana, che spesso rappresenta una minaccia per i primati, può interferire con la naturale adattabilità della specie al cambiamento globale”. “Il passaggio da uno stile di vita arboricolo a quello terrestre – conclude Giuseppe Donati, della Oxford Brookes University – è già avvenuto in precedenza nell’evoluzione dei primati, ma i rapidi sbalzi di temperature che si osservano a causa del cambiamento climatico potrebbero rappresentare una seria minaccia per queste scimmie”.