AGI - Le persone che convivono con il diabete di tipo 2 sono associate a una probabilità quasi doppia di sviluppare insufficienza cardiaca se assumono ibuprofene rispetto a chi non soffre di questa debilitante condizione. Lo rivela uno studio, presentato durante il congresso annuale dell'European Society of Cardiology (ESC), condotto dagli scienziati dell'Università di Copenaghen. Il gruppo di ricerca, guidato da Anders Holt, ha considerato i dati relativi a 300 mila pazienti con diabete di tipo 2 per un periodo di quasi sei anni. Nel corso dell'indagine, circa 50 mila individui hanno assunto antinfiammatori come l'ibuprofene.
Durante il periodo di studio, il 50 per cento di questa sottocoorte ha necessitato un'ospedalizzazione a causa di insufficienza cardiaca. Stando alle stime di Diabetes UK, la principale organizzazione no profit britannica che si occupa di diabete, in Inghilterra una persona su dieci sviluppa il diabete dopo i 40 anni.
I pazienti con questa condizione, riportano gli autori, possono provare dolore frequentemente e assumere antidolorifici come l'ibuprofene. "L'aumento del rischio di insufficienza cardiaca - afferma Holt - dovrebbe essere preso in considerazione quando si considera l'uso di questi medicinali. I nostri risultati suggeriscono che per questi pazienti potrebbe essere piu' sicuro prescrivere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)".
"Questo lavoro - commenta Faye Riley, responsabile delle comunicazioni di ricerca presso Diabetes UK - evidenzia l'importanza di un'attenta considerazione quando si consiglia una terapia farmacologica ai pazienti con diabete di tipo 2, dato che anche i FANS sono stati associati a complicazioni cardiache".