AGI - Nella calotta antartica è stato raggiunto un record di bassa estensione del ghiaccio marino. Questo triste primato èriportato sulla rivista Advances in Atmospheric Sciences dagli scienziati della Sun Yat-sen University e del Southern Marine Science and Engineering Guangdong Laboratory (Zhuhai) in Cina. Il team ha descritto le probabili cause associate al minimo di estensione osservato nel ghiaccio marino antartico. I ricercatori hanno valutato i dati raccolti dai satelliti sin dal 1978.
Nell'emisfero Nord, spiegano gli autori, il rapido declino del ghiaccio attribuibile al riscaldamento globale è noto e documentato, ma nel polo opposto, in Antartide, è stata registrata una modesta tendenza all'aumento del quantitativo di ghiaccio presente, con un tasso dell'1 per cento ogni dieci anni dalla fine degli anni '70. Il 25 febbraio 2022, però, è stato osservato un minimo record di estensione del ghiaccio marino antartico, che per la prima volta è stato inferiore a due milioni di chilometri quadrati.
Il gruppo di ricerca ha utilizzato un'analisi del bilancio del ghiaccio marino e i dati sulla concentrazione giornaliera di ghiaccio marino dal 1979 al 2022. Le indagini suggeriscono che nei periodi estivi la termodinamica può dominare i processi che causano la fusione del ghiaccio marino a causa di anomalie particolari nel trasporto del calore verso il polo.
Allo stesso tempo, riportano gli autori, si registra un aumento della radiazione infrarossa complessiva e della luce visibile. "Il ghiaccio marino è più bianco del mare non ghiacciato - spiega Qinghua Yang, Sun Yat-sen University - per questo motivo è più semplice che il calore venga assorbito velocemente, il che favorisce la fusione del ghiaccio e innesca un circolo vizioso".
Secondo i dati della National Oceanographic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, il nuovo minimo record di estensione del ghiaccio marino antartico si èverificato contemporaneamente a una combinazione del fenomeno La Nina, un modello meteorologico di venti potenti che soffiano dal Sud America all'Indonesia ai tropici. " è fondamentale considerare la variabilità tropicale nei modelli che descrivono la fusione del ghiaccio antartico - conclude Jinfei Wang, collega e coautore di Yang - sarà necessario approfondire le ricerche in seguito per comprendere appieno queste dinamiche".