AGI - Le sequenze del genoma che non contribuiscono alla produzione delle proteine svolgono comunque delle funzioni fisiologiche fondamentali.
Lo conferma uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, condotto dagli scienziati del Karolinska Institutet in Svezia, che hanno elaborato un nuovo strumento in grado di stabilire la funzione delle sequenze geniche enigmatiche non codificanti.
Queste informazioni, sottolineano gli autori, potrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci.
Una parte del nostro genoma, spiegano gli esperti, comprende geni che istruiscono le cellule per produrre proteine specifiche, mentre il resto sembrava associato a funzioni sconosciute.
Grazie alle ultime ricerche, però, è emerso che la maggior parte dei cambiamenti genetici legati a diverse malattie risiedono proprio in queste sezioni non codificanti del DNA.
Il team, guidato da Per Johnsson e Rickard Sandberg, ha combinato il sequenziamento genetico con una serie di calcoli matematici per dimostrare l’importanza delle funzioni di queste sequenze geniche.
Grazie a metodi innovativi, i ricercatori sono stati in grado di identificare un meccanismo completamente nuovo per comprendere il modo in cui le molecole regolano l’attività dei geni.
“Non sappiamo molto delle interazioni tra i cambiamenti genetici e la predisposizione a determinate malattie – osserva Johnsson – ma crediamo che l’RNA non codificante potrebbe un giorno costituire la base di molti farmaci destinati al trattamento e alla cura di molte condizioni cliniche”.
“Questa ricerca multidisciplinare – commenta Sandberg – potrebbe contribuire in modo significativo alla comprensione di base della biologia cellulare e del modo in cui la funzione cellulare può essere influenzata attraverso l’azione di piccole sostanze farmacologiche”.