AGI - Epidemiologi, scienziati, rappresentati di associazioni umanitarie, ingegneri, relatori, ricercatori e climatologi sono stati insigniti del riconoscimento Nature come personalità che hanno plasmato la scienza del 2021.
Dieci i nomi indicati dalla rivista, in rappresentanza delle discipline e delle attività che li vedono protagonisti.
"Dal rilevamento di pericolose varianti del virus SARS-CoV-2 all'identificazione del ruolo del cambiamento climatico negli eventi meteorologici estremi fino alla pianificazione di missioni su Marte - afferma Rich Monastersky, redattore capo di Nature - l'elenco dei dieci personaggi significativi quest'anno è dedicato a individui al centro di eventi scientifici che hanno avuto un profondo impatto in tutto il mondo".
Primo nome dell'elenco è Tulio de Oliveira, direttore della piattaforma sudafricana KwaZulu-Natal per l'innovazione e il sequenziamento della ricerca, che ha identificato la variante Omicron.
L’articolo prosegue poi con Winnie Byanyima, capo del Programma delle Nazioni Unite per l’HIV e l’AIDS, uno dei principali portavoce delle critiche alle compagnie farmaceutiche per non aver sviluppato programmi di distribuzione dei vaccini più equi.
Meaghan Kall, epidemiologa dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, ha invece contribuito a diffondere informazioni cruciali su Covid-19 riportando i rapporti scientifici dell’agenzia in prodotti di divulgazione di facile comprensione e diffondendoli sui social media.
A Janet Woodcock viene invece riconosciuto il merito di aver guidato la Food and Drug Administration in un anno tumultuoso, prendendo decisioni complicate sull’autorizzazione alla diffusione dei vaccini Covid-19 e di un farmaco contro l’Alzheimer.
Cambiando settore, la rivista evidenzia l’importanza di Friederike Otto, climatologa presso il Grantham Institute for Climate Change and the Environment di Londra, che ha contribuito a riconoscere il ruolo dell’attività antropica nel determinare eventi meteorologici estremi.
Nature sottolinea poi il ruolo di attivisti come Victoria Tauli-Corpuz, ex relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, nella salvaguardia della biodiversità e dell’ambiente.
Zhang Rongqiao ha invece guidato la missione Tianwen-1, che ha portato un rover su Marte, un trionfo per la China National Space Administration.
Timnit Gebru, ricercatrice di intelligenza artificiale, ha lanciato un istituto di ricerca per sviluppare in modo più etico i sistemi di IA.
Sempre in campo informatico, Guillaume Cabanac viene nominato per aver scoperto migliaia di pubblicazioni scientifiche ingannevoli contenenti testi senza senso generati da software e John Jumper, insieme ai colleghi di DeepMind, ha rilasciato il codice per AlphaFold, un programma che utilizza l’intelligenza artificiale per prevedere le strutture proteiche con notevole precisione.
“L’esempio di queste personalità – conclude Monastersky – offre uno sguardo nuovo sui principali progressi, sui problemi e le controversie che hanno segnato la scienza nel 2021”.