Il primo volo del mega-razzo di Space X avverrà tra pochi mesi
AGI - Il mega-razzo Starship, sviluppato da SpaceX e selezionato dalla NASA per riportare gli americani sulla luna, tenterà il suo primo volo orbitale all'inizio del prossimo anno.
Lo ha detto Elon Musk, che è il proprietario dell'azienda, intervenendo all'Accademia Nazionale delle Scienze di Washington. "Il primo volo orbitale, speriamo di farlo a gennaio", ha detto aggiungendo subito dopo che potrebbe anche avere luogo "forse a febbraio"
"Ci sono molti rischi associati a questo primo lancio, quindi non direi che è probabile che abbia successo, ma penso che faremo molti progressi", ha aggiunto.
Starship ha già fatto diversi voli suborbitali: dopo diversi test finiti in impressionanti esplosioni, SpaceX è finalmente riuscita a far atterrare la navicella, che è stata progettata per essere riutilizzabile. Per questo test orbitale, questa volta sarà dotato di un primo stadio ultra-potente chiamato Super Heavy.
L'autorizzazione del regolatore federale dell'aviazione civile degli Stati Uniti (FAA) è prevista "intorno alla fine dell'anno", ha detto Elon Musk. "Avremo completato la piattaforma di lancio e la torre questo mese, e poi faremo una serie di controlli a dicembre", ha detto. "Speriamo di tentare circa 10 lanci l'anno prossimo", ha proseguito aggiungendo: "Forse di più".
La Nasa ha scelto Starship per diventare il lander lunare per il suo programma di ritorno sulla luna Artemis. La navicella dovrà essere messa in orbita intorno alla Luna in anticipo, e gli astronauti che arriveranno con la loro capsula saliranno a bordo per portarli da e verso la superficie lunare, si spera entro nel 2025.
E il capo di SpaceX ha insistito sul ruolo che avrà il "più grande razzo mai concepito": "Quello che stiamo cercando di sviluppare con Starship è - ha spiegato - dotarci di un mezzo per trasportare grandi quantità di massa o persone ovunque nel sistema solare".
Per il patron di Tesla, è "estremamente importante che cerchiamo di diventare una specie multi-planetaria il più presto possibile". Perché "alla fine - ha concluso - la Terra diventerà inabitabile".