AGI - La molecola DDR1 può agire come una barriera e impedire alle cellule immunitarie di contrastare efficacemente le cellule del tumore alla mammella. A scoprirlo gli scienziati della George Washington University, che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sulla rivista Nature.
Il team, guidato da Rong Li, ha identificato la molecola che potrebbe rappresentare un potenziale bersaglio per il trattamento di neoplasie al seno. Questi risultati, sottolineano gli autori, potrebbero aprire la strada a nuove terapie contro alcuni tipi di cancro al seno aggressivo.
“Durante la progressione del cancro – afferma Li – questa molecola organizza una matrice extracellulare che agisce come una barriera attorno al tumore e impedisce alle cellule immunitarie di raggiungere le cellule cancerose”. Il gruppo di ricerca ha esaminato una forma aggressiva di cancro al seno che, secondo i Centers for Disease Control and Prevention, interessa il 15% dei pazienti dell’oncologia della mammella.
Gli esperti hanno scoperto che la molecola DDR1 crea una barriera fisica per le cellule cancerose. Gli scienziati hanno pertanto valutato l’impatto della rimozione di DDR1 in diversi modelli preclinici. Stando ai risultati del team, una terapia in grado di inibire tale molecola non solo può impedire lo sviluppo del tumore, ma potrebbe anche proteggere l’organismo da metastasi e altre neoplasie secondarie.
L’autore corrispondente Zhiqiang An ha contribuito allo sviluppo di un anticorpo terapeutico che abbatte la difesa costituita dalla DDR1 e coadiuva le cellule immunitarie a contrastare il tumore. “Questo progresso è davvero significativo – commenta An – il nostro lavoro potrebbe potenzialmente trasformare i percorsi di terapia. Siamo davvero entusiasti di questi risultati che, sebbene preliminari, potrebbero portare all’identificazione di ulteriori molecole coinvolte nella resistenza dei tumori”.