AGI - I fossili dentali appartenenti ai primati preistorici della specie Microsyops latidens, vissuti circa 54 milioni di anni fa, mostrano carie dentali, probabilmente dovute a un’alimentazione ricca di frutta e cibi zuccherini. Lo hanno scoperto gli scienziati dell’Università di Toronto Scarborough, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Scientific Reports per rendere noti i risultati del loro lavoro. Il team, guidato da Keegan Selig e Mary Silcox, ha esaminato i fossili dentali appartenenti a una specie di primate preistorico vissuto durante l’Eocene inferiore.
Questi reperti rappresentano le prime prove conosciute di carie dentaria in dei mammiferi. Scoperti nel bacino meridionale di Bighorn, nello stato americano del Wyoming, i 1.030 singoli fossili sono stati esaminati dal gruppo di ricerca, che ha utilizzato tecniche di datazione e studiato gli strati dei sedimenti per determinare l’età dei frammenti ossei.
Stando ai risultati degli scienziati, il 7,48 per cento dei campioni mostrava carie dentali, con i fossili più antichi e quelli più recenti che mostravano meno problemi dentali rispetto a quelli appartenuti agli animali vissuti nelle epoche mediane. Questo, ipotizzano gli autori, potrebbe indicare che l’alimentazione dei primati oscillava nel tempo tra alimenti ad alto e basso contenuto di zuccheri.
I ricercatori suggeriscono che le variazioni climatiche durante l’Eocene inferiore potrebbero aver influito sulla crescita della vegetazione e sulla disponibilità di cibo. La presenza di carie, concludono gli studiosi, sembra essere più frequente nei denti dei Microsyops latidens rispetto a quanto si osserva nella maggior parte degli esemplari viventi, ad eccezione dei generi Cebus e Saguinus, in cui la prevalenza di carie risulta più elevata rispetto a questi primati antichi.