AGI - Distinguere le notizie vere dalle false non è semplice, ma i lettori comuni stanno imparando a farlo. A sostenerlo è uno studio del MIT pubblicato su Science Advances. Social media e giornali utilizzano fact-checker per distinguere le notizie vere e false, ma il loro lavoro può essere parziale. Lo studio del MIT suggerisce un approccio alternativo, che utilizza gruppi relativamente piccoli e politicamente equilibrati di lettori laici per valutare i titoli e condurre frasi di notizie, basandosi su un dato: la capacità di giudizio fornita da gruppi di lettori normali può essere efficace quanto il lavoro dei fact-checker professionisti. L'esperimento ha coinvolto 1.128 residenti negli Stati Uniti utilizzando la piattaforma Mechanical Turk di Amazon.
Esaminate 200 notizie
I valutatori sono persone normali senza una formazione per il controllo dei fatti, e leggevano semplicemente i titoli e le frasi guidate senza dedicare tempo a fare alcuna ricerca. Lo studio ha esaminato oltre 200 notizie che gli algoritmi di Facebook avevano segnalato per un controllo. Le loro valutazioni medie si avvicinavano molto alle valutazioni dei fact-checker professionisti.
"Questi lettori non sono stati addestrati al fact-checking e stavano solo leggendo i titoli e le frasi iniziali, e anche così sono stati in grado di eguagliare le prestazioni dei fact-checker", affermano i ricercatori. I partecipanti all'esperimento hanno anche svolto un test di conoscenza politica e un test della loro tendenza a pensare in modo analitico. Nel complesso, le valutazioni delle persone che erano meglio informate sulle questioni civiche e impegnate in un pensiero più analitico erano più strettamente allineate con i fact-checker.