AGI - Sono state rinvenute quelle che potrebbero essere le prove geologiche dello tsunami provocato da un asteroide atterrato nelle acque vicino alla penisola messicana dello Yucatàn, circa 66 milioni di anni fa, responsabile dell'estinzione dei dinosauri. A documentarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Earth & Planetary Science Letters, condotto dagli scienziati dell'Università della Louisiana a Lafayette, che hanno individuato in Louisiana centrale dei fossili di megaripples, strutture sedimentarie derivate dall'azione di trazione delle particelle di sedimento sul fondale.
Quando l'asteroide ha raggiunto la Terra 66 milioni di anni fa, spiegano gli scienziati, potrebbe aver provocato uno tsunami nel Golfo del Messico con onde alte fino a 1.500 metri. Il team, guidato da Gary Kinsland, un geofisico dell'Università della Louisiana, ha esaminato i dati di imaging sismico della Louisiana, in particolare uno strato a circa 1500 metri di profondità, che presentava delle increspature fossilizzate chiamate megaripples.
Queste strutture erano distanziate fino a un chilometro una dall'altra e potevano raggiungere i 16 metri d'altezza. Gli studiosi ipotizzano che queste formazioni rappresentino l'impronta delle onde provocate dallo tsunami generato dall'asteroide che ha colpito la Terra e provocato la morte dei dinosauri.
Stando ai modelli del gruppo di ricerca, l'orientamento e la forma delle increspature sono coerenti con l'impatto. "Stiamo continuando ad aggiungere piccoli pezzi al grande e misterioso puzzle dell'estinzione dei dinosauri - commenta Alfio Alessandro Chiarenza, paleontologo dell'Università di Vigo che non è stato coinvolto nel lavoro - questa ricerca fornisce ulteriori prove di uno tsunami catastrofico che potrebbe aver inondato gran parte della zona per migliaia di chilometri".