AGI - Un mini-cuore, dalle dimensioni di un seme di sesamo di 2 millimetri, che imita l'organo di un embrione di 25 giorni e che ha una camera cava che batte dalle 60 alle 100 volte al minuto. E' quanto ha creato in laboratorio un gruppo di scienziati della Michigan State University, che ha utilizzato cellule staminali per far "crescere" questi mini-cuori invece delle piu' classiche cellule cardiache dei topi. Attraverso quello che hanno battezzato 'cardioide', il team di ricercatori punta a studiare le varie fasi dello sviluppo del cuore nell'utero e provare a dare una spiegazione ad alcuni difetti congeniti, ma anche ai 'misteri' scientifici sull'organo, come ad esempio il fatto che quello dei bambini non si cicatrizzi dopo un attacco cardiaco.
Come ha spiegato a Science Magazine il responsabile dello studio, il biologo Sasha Mendjan, l'obiettivo successivo sara' quello di fare in modo che i cardioidi pompino sangue se collegati alle reti vascolari.
Uno studio simile era stato condotto già lo scorso anno, ma l'utilizzo delle cellule di topo "non aveva permesso di replicare un vero e proprio cuore, quanto una sorta di un grumo", come ha aggiunto un altro biologo del team, Aitor Aguirre.
Con l'utilizzo delle staminali, e' stato possibile sviluppare in una sola settimana diversi strati di tessuto che si trovano nelle pareti della camera cardiaca del cuore di un embrione di 25 giorni, con al suo interno le cellule che si osservano tipicamente durante questa fase di sviluppo: cardiomiociti, epiteliali, fibroblasti e quelle della membrana dell'epicardio. Contenuti all'interno di una capsula di Petri, i mini-cuori sono sopravvissuti oltre tre mesi.