AGI - Una tartaruga gigante che si credeva estinta da 100 anni sopravvive alle isole Galapagos. Lo ha confermato il ministro dell'Ambiente dell'Ecuador, Gustavo Manrique, al termine di analisi del DNA sull'esemplare, che era stato rivenuto nel 2019. "La credevamo estinta da oltre 100 anni! Abbiamo confermato la sua esistenza. La tartaruga della specie Chelonoidis phantasticus è stata scoperta alle Galapagos", ha twittato Manrique.
¡Se creía extinta hace más de 100 años! Hemos reconfirmado su existencia. La tortuga de la especie Chelonoidis phantasticus fue encontrada en #Galápagos. Empezar con tan buenas noticias nuestra gestión es una linda coincidencia. La esperanza está intacta. #JuntosLoLogramos pic.twitter.com/KOmBMLIfEY
— Gustavo Manrique M. (@GustavoManriq_M) May 25, 2021
La conferma è venuta dalla comparazione del DNA dell'animale trovato nel 2019 sull'isola di Fernandina con quello dell'ultimo esemplare della specie classificato alle Galapagos nel 1906. Gli esami sono stati effettuati da genetisti dell'università statunitense di Yale, che hanno prelevato il DNA della tartaruga creduta estinta e conservata dll'Accademia delle scienze della California.
La Chelonoidis phantasticus, endemica di Fernandina, è una delle 15 specie di tartaruga gigante dell'arcipelago vulcanico, due delle quali estinte, la la Chelonoidis spp dell'isola di Santa Fe, e la Chelonoidis abigdoni dell'isola di Pinta.
L'ultimo esemplare di Chelonoidis abigdoni, un maschio noto come "George il solitario", era morto nel 2012 senza eredi, per essersi rifiutato di accoppiarsi con femmine di altre specie. Secondo il direttore del parco delle Galapagos, Danny Rueda, il ritrovamento della tartaruga Chelonoidis phantasticus "rafforza la speranza di salvare questa specie e di evitarle il destino di George il solitario".
Il governo dell'Ecuador allestirà nei prossimi mesi una spedizione scientifica nell'isola di Fernandina, alla ricerca di altri eventuali esemplari. Quello ritrovato nel 2019, una femmina, era stata scoperta tra la vegetazione che ricopre i fianchi del vulcano La Cumbre, uno dei più attivi del pianeta.