AGI - I cobra "sputatori" hanno la capacità di difendersi dagli aggressori spruzzando veleno dalle proprie zanne fino a più di tre metri di distanza. A descrivere questa abilità, dovuta alle peculiari caratteristiche morfologiche delle zanne più che alle proprietà fisiche del veleno è stato uno studio internazionale, a cui hanno collaborato ricercatori della Sapienza Università di Roma. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Experimental Biology.
I cobra sono serpenti del genere Naja, che iniettano veleno altamente tossico nel corpo delle loro prede attraverso zanne specializzate, provviste di una scanalatura interna, che funzionano esattamente come una siringa ipodermica. Fra questi ci sono i cobra "sputatori", capaci di utilizzare il veleno non solo per predazione ma anche per difesa, spruzzandolo dalle loro zanne negli occhi dei loro aggressori. L'effetto del veleno a contatto con gli occhi è devastante, causando dolore intenso e, nei casi più gravi, cecità. Si pensava che questo comportamento unico avesse portato i cobra sputatori a evolvere un veleno con proprietà fluidodinamiche più adatte per essere proiettato a distanza. Il nuovo studio ha dimostrato invece che sono le caratteristiche morfologiche peculiari delle zanne dei cobra sputatori, come lo sbocco esterno del canale rivolto più anteriormente rispetto ai cobra non sputatori, a favorire il getto direzionabile del veleno.
Per indagare le proprietà del flusso del veleno lungo le zanne, il team ha confrontato la viscosità dei veleni prodotti da 13 specie di cobra, sputatori e non sputatori, provenienti da tutto il mondo. Sorprendentemente, sebbene le zanne dei cobra sputatori siano risultate modificate per permettere al veleno di scorrere attraverso il canale interno più velocemente e con una pressione inferiore rispetto ai cobra non sputatori, non sembrano esserci differenze significative nelle proprietà fisiche dei veleni prodotti dalle due tipologie di cobra.
I ricercatori sono giunti anche ad altri risultati inaspettati. Rispetto a studi precedenti condotti su scala minore, che avevano ipotizzato che il veleno modificasse le sue proprietà in base ad altri fattori, come la velocità (comportandosi come un fluido pseudoplastico non newtoniano), in questo lavoro è stato visto che i veleni si comportano invece come l'acqua, vale a dire come un normale fluido newtoniano che non modifica le sue proprietà, mettendo in discussione quanto riportato nei lavori precedenti. Escluso quindi il ruolo del veleno, i risultati dello studio suggeriscono che la morfologia particolare delle zanne dei cobra sputatori contribuisca all'eiezione aerea del veleno più che le proprietà fisiche dello stesso.